Nell’autunno del 1924 un gruppo di 300 giovani volontari pacifisti, provenienti per lo più dalla Svizzera interna ma alcuni addirittura dagli Stati Uniti, si recava in Vallemaggia per prestare soccorso alla comunità di Someo, duramente colpita da una frana alluvionale. Distruzioni, feriti, morti. Un disastro che ricorda tristemente i fatti recenti avvenuti in quella valle.
I volontari del ’24 erano guidati dai fratelli neocastellani Ernest, colonello dell’esercito, e Pierre Cérésole, obiettore di coscienza pacifista e fondatore del movimento del Service Civile International (SCI). Uno straordinario esperimento di solidarietà e di impegno concreto che oggi, a distanza di 100 anni, è considerato la prima scintilla del servizio civile in Svizzera.
La storia del SCI, che oggi continua la sua missione di promozione della pace organizzando campi di volontariato e scambio per i giovani di tutto il mondo, ci permette di ripercorrere il tortuoso percorso che ha portato all’introduzione in Svizzera del servizio civile, l’alternativa pacifista all’obbligo del servizio militare.
Era il 1996. Fino ad allora, migliaia di giovani obiettori di coscienza sono stati puniti con il carcere.
Con la partecipazione di: Marsilio Passaglia, membro Comitato direttivo Servizio civile internazionale Svizzera; Wolfgang Sahlfeld, docente DFA – Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI; Maurizia Campo-Salvi e Luca Invernizzi, membri Comitato organizzativo per le commemorazioni dei 100 anni del Disastro di Someo; Filippo Lafranchi, co-coordinatore Centro per la Nonviolenza del Svizzera italiana (ex-Gruppo ticinese per il Servizio civile); Oscar Nota, volontario Servizio civile internazionale
Esposizioni in corso:
Mostra fotografica per il centenario del Disastro di Someo, Someo, Piazza Comunale
Inaugurazione: domenica 29 settembre 2024, 10h30.
Mostra itinerante per il centenario del Servizio Civile Internazionale Svizzera, Locarno, DFA/ASP, stabile A, primo piano.
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