La verità è che Filippo Balestra ha cominciato a Bologna leggendo ad alta voce pezzetti di racconti tratti da riviste letterarie provenienti dall’underground dell’underground ed è finita che ora si dice “poeta performativo” (fa orgogliosamente parte di LIPS - Lega Italiana Poetry Slam). Ha pubblicato tre libri (“poesie normali, “Guida indipendente alla città di Genova” e “Diario Involontario”) e ama odori buoni come quelli delle torte di verdura e maggiorana e menta marocchina.
Si ringrazia per la preziosa complicità Marko Miladinovic.
Si ringrazia di cuore la poetessa Bruna Pedemonte.
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