L’italiano nel mondo: un percorso a ostacoli
Moby Dick 10.01.2015, 11:00
Oggi l’italiano è parlato da oltre 61 milioni di persone in 34 paesi. Di questi, 55 milioni sono residenti in Italia. La nostra lingua si posiziona al 19esimo posto tra gli idiomi parlati come prima lingua, mentre è tra le prime cinque lingue studiate dagli stranieri e l’inglese, lo spagnolo, il tedesco e il francese sono in testa alla classifica. Anche nel nostro Paese la lingua del Manzoni non sembra godere di buona salute e il quadrilinguismo elvetico, iscritto nella Costituzione, non assicura l’equilibrio ideale. Il multilinguismo e la salvaguardia delle minoranze linguistiche e culturali del nostro paese sembra stiano vivendo un momento di crisi. Lo testimoniano l’erosione della lingua italiana al di fuori nelle regioni di lingua tedesca e francese e il ridimensionamento dell’insegnamento dell’italiano in diversi cantoni. Secondo dati recenti, il 45 % delle scuole svizzere non rispetta le norme federali: lo dice il rapporto sull’insegnamento dell’italiano nei licei redatto dalla Commissione svizzera di maturità che ha suscitato molte discussioni. A conclusione di un ciclo di approfondimenti sull’insegnamento e la ricerca nell’ambito dell’italianistica nelle nostre università, l’edizione di Moby Dick discuterà sullo stato e sulle prospettive della nostra lingua che spesso si rivela essere un percorso a ostacoli. Ospiti in diretta dagli studi della RSI: Valeria Doratiotto Prinsi, vicedirettrice del Liceo di Lugano 1 e docente di italiano; Corrado Bologna, ordinario di Filologia romanza nell´Università di Roma Tre e insegna all’Istituto di studi italiani dell’USI; Renato Martinoni professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di San Gallo.