«Il suo modo di suonare senza timore è tanto ricco dal punto di vista timbrico quanto tecnicamente immacolato…», così il quotidiano britannico The Guardian descrive il violinismo di Lisa Batiashvili. Lei, virtuosa del violino di origini georgiane, incanta. Suono caldo e rotondo, eleganza interpretativa ed espressività. Riferimento dell’odierno panorama violinistico internazionale, Batiashvili si esibisce regolarmente con blasonate compagini orchestrali tra cui Berliner Philharmoniker, London Symphony Orchestra, Wiener Philharmoniker, New York Philharmonic, Royal Concertgebouw Orchestra, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e Boston Symphony Orchestra.
Suona un violino Guarneri del Gesù del 1739. L’abbiamo incontrata ospite del Teatro alla Scala, reduce dalla prova generale dell’attesissimo Concerto in re maggiore op. 61 per violino e orchestra di Ludwig van Beethoven, che l’ha vista di nuovo sul palco del Piermarini insieme a Daniel Barenboim e la Filarmonica della Scala (con loro nel novembre 2014 inaugurava la stagione della Filarmonica con il Concerto di Tchaikovsky).
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