Oggi, la storia

Buffalo Bill in Europa e il suo significato storico

Rete Due, venerdì 2 maggio, 07:05

  • 2 maggio 2014, 09:05
Poster del 1899 del Wild West Show

Più di un secolo fa, il primo maggio del 1906, Buffalo Bill, eroe del Far West, si esibì all’Arena di Milano, con indiani e cow boys, davanti ad un pubblico entusiasta. Buffalo Bill era il soprannome di William Frederick Cody, pioniere statunitense, esploratore e tiratore eccezionale, nato nella contea di Scott, nello Iowa, nel 1846, e morto, a Denver, in Colorado, nel 1917. Da adolescente, nel 1859, partecipò alla “corsa all’oro” la quale coinvolse molti cercatori d’oro attirati dall’illusione di poter far rapidamente fortuna.
Successivamente prese parte alla guerra di Secessione e anche alle operazioni militari compiute dall’esercito statunitense contro gli indiani. In particolare Buffalo Bill combatté soprattutto contro Cheyenne e i Sioux, diventato protagonista di alcune imprese il cui confine con la realtà si è spesso confuso. La sua fama iniziò tuttavia a decollare tra il 1867 e il 1868, anni in cui la sua grande abilità di tiratore e cacciatore di bisonti – donde il suo soprannome che da allora lo accompagnò per tutta la vita – fu messa al servizio di una impresa ferroviaria, la Kansas Pacific Railroad, onde poter rifornire di carne di bisonte, a costi irrisori, i suoi cantieri. D’altra parte, come è noto, proprio l’uccisione, spesso indiscriminata e gratuita, dei bisonti serviva anche per mettere in ginocchio le popolazioni degli indiani d’america le cui società dipendevano in modo essenziale proprio dai bisonti.
Nel 1872, Buffalo Bill fu deputato del Nebraska, anche se poi decise di entrare a lavorare, tra il 1876 e il 1883, nel famoso circo Barnum dove si esibiva compiendo numeri che esaltavano la sua qualità di tiratore d’eccezione. Dopo questa esperienza, Buffalo Bill decise di fondare un suo proprio circo, col quale compi una lunghissima turne in Europa, organizzando uno spettacolo itinerante, Wild West Show, grazie al quale la sua fama si incrementò ulteriormente.
Grazie a questo suo lungo giro in Europa il suo nome divenne sinonimo di un invincibile eroe del West, cui sono state attribuire molteplici imprese, molte delle quali frutto di mera fantasia. In questa prospettiva il mito di Buffalo Bill si è inserito – in funzione mitologica – entro una ben più ampia e diffusa mitologia, quella concernente la nascita degli Stati Uniti d’America. Anche se storicamente la nascita di questa nuova nazione è scaturita da un genocidio delle popolazioni indigene, tuttavia il mito storico della sua genesi ha contribuito a nascondere questa precisa genesi storica, trasformando il conflitto con gli indiani d’america in una lotta eroica, nel corso della quale i cow boys avrebbero reagito a tutte le scorrettezze perpetrate dagli indiani, sempre presentati come i “cattivi”. In tal modo si consolidò un clichè che la cinematografia holliwoodiana, per molti decenni, ha celebrato e diffuso, contribuendo a diffondere la narrazione mitologica della fondazione degli Stati Uniti d’America.
Oggi, a tanti decenni di distanza, la figura di Buffalo Bill può essere considerata come l’espressione emblematica di una storia mitica in cui la contrapposizione tra “buoni” e “cattivi” non può non essere rivisitata criticamente, tenendo conto che da quando esiste la storia degli uomini i vincitori considerano sempre giusto tutto ciò che risponde ai propri interessi e ingiusto tutto ciò che è contrario ai medesimi. Secondo un tradizionale, ma fuorviante, stile di ragionamento che gli americani condividono e praticano ancor oggi.

di Fabio Minazzi

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