
Oggi la storia 16.06.14
Oggi, la storia 16.06.2014, 00:00
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Questa non è una notizia di cronaca e nemmeno un episodio storico. E' una storia accadutami qualche giorno fa, per la precisione nella notte tra l'8 e il 9 giugno, a Göttingen, dotta e amena cittadina tedesca della Bassa Sassonia dove mi capita di abitare, in una casetta con giardino ai margini della città, se pur non nascosta nel bosco come quella dei Sette Nani. Anche se è da questa zona, dalle colline dello Harz ricche di miniere, che i fratelli Grimm, professori all'Università di Göttingen, raccolsero molti racconti del folklore popolare, compresa la fiaba di Biancaneve.
Già da alcune notti sentivamo rumori furtivi, come uno zampettare, provenienti dal tetto del garage adiacente alla nostra camera da letto, e dopo vari controlli infruttuosi eravamo giunti alla conclusione che qualche bestiola doveva aver nidificato sotto le lunghe ondulazioni del tetto del garage. La sera dell'8 giugno ci addormentiamo accompagnati dai soliti fruscii, quando alle due ci sveglia uno sciabordio improvviso, come se qualcuno annaspasse nel bidone colmo di acqua piovana che sta proprio sotto le nostre finestre a fianco del garage. Corriamo intrepidi in giardino, lui con la torcia elettrica io con una scopa, arriviamo al bidone, avvicino la scopa all'acqua e chi vi si arrampica sopra immediatamente, trovando scampo, mentre la luce della torcia la inonda permettendoci di identificarla? Una donnola tutta bagnata, col muso appuntito e gli occhietti rossi. La donnola scompare tra il fogliame, noi torniamo a letto e la mattina dopo ci immergiamo nella letteratura. È proprio una donnola, bestiola che nei tempi passati veniva addomesticata e tenuta come animale da compagnia o da caccia. Ma la donnola è anche un animale dell'immaginario cui vengono assegnate caratteristiche antropomorfiche, come meglio si vedrà nel programma sulle Piccole storie bestiali che accompagnerà l'estate di Rete 2.
Probabilmente in virtù della sua capacità di entrare e uscire da qualsiasi buco la donnola è considerata sagace, abile e astuta. E la sua sagacia, il suo sapere le cose rese possibile vedere in lei, nel mondo antico, un equivalente animale della «sage femme» o levatrice. Infatti l'ostetrica, che esercitava una professione di grande importanza e, per gli uomini tenuti fuori dai luoghi del parto, molto misteriosa, era considerata donna saggia e intelligente, astuta e sensitiva, come ben spiega Maurizio Bettini, antropologo del mondo antico, in Nascere. Storie di donne, donnole, madri ed eroi.
Non è dunque un caso che a presenziare alla nascita di Ercole, il più grande eroe e benefattore della mitologia greca, fosse proprio una donnola; o meglio una giovane aiutante levatrice, Galanthis, che favorì il parto di Alcmena, la madre di Ercole, ostacolato da Era. Ma la dea si vendicò trasformando la sagace fanciulla in donnola. Io queste storie le conoscevo e sono felice di raccontarvele; chissà se le conosceva anche la donnola venuta a farci visita proprio l'8 giugno, quando trent'anni fa, con l'aiuto di una levatrice, nasceva mia figlia?
Francesca Rigotti