
Oggi, la storia 20.01.15
Oggi, la storia 20.01.2015, 07:05
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Dal settembre al dicembre dello scorso anno Hong Kong è stata scossa da ripetute proteste contro la decisione del governo cinese di modificare il senso restrittivo il suo sistema elettorale. Fino ad allora la città aveva infatti goduto di un sistema democratico. Assieme a redditi elevati e a un'ottima qualità della vita, quel sistema era un'eredità del lunghissimo periodo durante il quale Hong Kong fu una colonia britannica. Lo era divenuta proprio 172 anni fa, il 20 gennaio 1842, e tale rimase fino al 1997.
Si può insomma dire che in questo caso gli effetti dell'imperialismo sono stati positivi, a differenza di ciò che è accaduto in quasi tutti i paesi colonizzati dalle potenze occidentali. Da qui a rivalutare anche soltanto in parte il colonialismo, però, ci corre parecchio. La stessa acquisizione di Hong Kong da parte del Regno Unito fu infatti una conseguenza della così detta prima guerra dell'oppio, scatenata nel 1839 dagli inglesi.
Questi avevano promosso la coltivazione dell'oppio in India e il suo contrabbando in Cina. Con quel conflitto (e con una seconda guerra dell'oppio combattuta dal 1856 al 1860) la Gran Bretagna costrinse il Celeste Impero a importare e a legalizzare l'oppio, oltre che ad aprire i suoi porti al commercio europeo.
A niente valse neppure la rivolta popolare dei Taiping, la più grande del secolo, scoppiata nel 1851 per reazione a quegli eventi e repressa nel sangue molti anni dopo dalle truppe imperiali e da quelle occidentali. Si stima che le vittime di quella rivolta e della sua repressione fossero 20 milioni.
In sostanza il traffico di stupefacenti fu la leva consapevolmente utilizzata da Londra per estendere i suoi commerci e la sua potenza. All'epoca un'efficace propaganda diffuse in Europa l'immagine delle fumerie di oppio cinesi come se si trattasse di una tradizione tipica di quel popolo, ma in realtà il Celeste Impero prima e i Taiping poi contrastarono con decisione il consumo di quella droga.
È bene non dimenticare, dunque, che una piaga del tempo attuale come il narcotraffico non è arrivata dalle nostre parti da chi sa quale remota regione del mondo, ma al contrario venne imposta agli altri dagli europei per estendere il loro potere in gran parte del globo.