Oggi, la storia

Il piacere di leggere

di Piero Stefani

  • 18.11.2015, 08:05
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Oggi, la storia
Mercoledì 18 novembre 2015 - 07:05

Ci fu un tempo nel quale si riteneva che i libri dischiudessero le porte del vero più di quanto lo facesse l'esperienza diretta. Ciò riguardava prima di tutto i libri sacri. Tuttavia, a più vasto raggio, lo stesso valeva anche per altre forme di sapere. Nel Medioevo la fisica si studiava leggendo Aristotele, i cieli erano scrutati con gli occhi di Tolomeo e il medico diventava tale compulsando le opere di Galeno. Allora per scoprire le leggi della natura non pareva necessario guardare al mondo delle cose. Perché farlo se la verità era già contenuta nei libri?

Questo modo di leggere è tramontato da molto tempo. Quando si parla di lettura la prima reazione psicologica è - o forse era - quella legata non già al vero bensì al piacere. Attraverso gli occhi tra il libro e il suo lettore si instaura un rapporto affettuoso e intimo. Leggere significa star soli con il proprio libro. L'espressione «i miei libri» riguarda la proprietà unicamente nel caso del collezionista o del bibliofilo, per il lettore appassionato essa indica invece una collezione di esperienze, di ricordi e di immagini che poco hanno da spartire con il possesso materiale.

«Forse non ci sono giorni della nostra adolescenza vissuti con altrettanta pienezza di quelli che abbiamo creduto di trascorrere senza averli vissuti, quelli passati in compagnia del libro prediletto». La frase ora letta è di Marcel Proust, il grande romanziere francese morto a Parigi il 18 novembre 1922. Essa proviene non dalla monumentale Recherche du temps perdu, ma da un testo assai più breve intitolato Sur la lecture, non di rado tradotto in italiano con il titolo: «Il piacere di leggere» (o giù di lì).

Quello della lettura è un tempo ormai perduto per gli adolescenti di oggi? Nella stragrande maggioranza dei casi gli adulti risponderebbero in modo affermativo. Ma i giovani possono ben smentirli ogni volta che, per proprio conto, vanno alla ricerca del libro perduto.

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