Oggi, la storia

La pace di Baden

Rete Due, lunedì 1. settembre, 07:05

  • 01.09.2014, 09:05
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L'Europa ripartita dal trattato di Utrecht del 1713

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Oggi la storia 01.09.14

Oggi, la storia 01.09.2014, 11:33

Il 2014 è un anno di anniversari. Tutti si saranno accorti delle numerose manifestazioni legate alla celebrazione dei primi cento anni dalla scoppio della Prima Guerra mondiale nel 1914. Io vorrei però parlare oggi di un altro anniversario, quello dei trecento anni dalla pace di Baden, un avvenimento forse a molti sconosciuto. Proprio il 7 di settembre del 1714 venne ratificato il trattato di pace che mise fine alla guerra di successione spagnola. Firmatari furono il maresciallo de Villars (1653-1734), al secolo Claude-Louis-Hector de Villars, principe di Martigues, marchese e duca di Villars e il pricipe Eugenio di Savoia (1663-1736). La pace era il risultato di mesi di trattative e vide Baden, sede della dieta federale elvetica, trasformarsi in un centro della diplomazia internazionale: ben sessanta delegazioni da tutta Europa si recarono infatti nella cittadina per assistere alle trattative.

La pace concludeva una guerra cominciata nel 1701 e che aveva visto schierati la Francia, la Castiglia, la Baviera, e l’arcivescovato di Colonia da una parte e l'Inghilterra, l'Austria, le Province Unite e gli altri stati tedeschi del Sacro Romano Impero dall'altra. Il problema era proprio la successione al trono di Carlo II di Spagna, deceduto nel novembre del 1700. Praticamente tutti i maggiori casati europei vantavano legami di parentela con il defunto e avevano interesse ad accapparrarsi il trono spagnolo. Il primo gruppo di contendenti appoggiavano la candidatura di Filippo d'Angiò (1683-1746), nipote del re di Francia, mentre i secondi quella di Carlo d'Austria (1685-1740).

La guerra di successione spagnola ha avuto un’importanza centrale in epoca moderna, perché si è trattato di una vera e propria guerra mondiale che coinvolse non solo l’Europa, ma anche le colonie d’oltreoceano.

La pace di Baden, che di fatto servì a ratificare i risultati delle trattative precedenti svolte nella cittadina tedesca di Rastatt, è anche interessante perché rende tangibile il ruolo centrale dei Confederati in questo avvenimento. I cantoni cattolici si schierarono, infatti, a favore di una successione francese al trono spagnolo, mentre i cantoni riformati sostennero Olanda e Inghilterra. Durante gli anni della guerra la Confederazione fu teatro di numerose missioni diplomatiche da parte dei contendenti che speravano di ottenere dei permessi speciali per far transitare le proprie truppe attraverso i passi elvetici.

Per concludere vorrei ricordare agli ascoltatori che venerdì e sabato prossimi si terrà a Baden un convegno dedicato a questo tema e che al Museo storico della città, a partire dal 7 settembre, sarà visitabile una mostra dedicata proprio al ruolo della diplomazia nel Settecento.
Simona Boscani Leoni

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