Oggi, la storia

La tragedia della divisione Texas

di Claudio Visentin

  • 21.01.2015, 08:05
San Pietro

Soldati a S. Pietro, fine dicembre 1943

  • Courtesy Dal Volturno a Cassino
02:46

Oggi, la storia 21.01.15

Oggi, la storia 21.01.2015, 07:05

Verso la metà di gennaio del 1944 gli Alleati avanzavano faticosamente nell’Italia meridionale, tra Napoli e Roma, rallentati dal freddo e dal fango. I Tedeschi si erano asserragliati dietro la Linea Gustav, che tagliava la penisola dall’Adriatico al Tirreno, nel punto dove è più stretta.

Il 20 gennaio è un momento decisivo. A due reggimenti della 36a Divisione Texas, oltre 5mila soldati, si chiede di guadare il torrente Rapido, vicino a Frosinone, e di aprire la via verso Montecassino, la chiave di volta del sistema difensivo tedesco.
Il Generale Walker, che comanda la Divisione Texas, è tormentato dai dubbi: i soldati sono giovani e inesperti, il torrente Rapido è gonfio e tumultuoso, la visibilità è scarsa.
Nonostante i cattivi presagi, alle otto di sera del 20 gennaio l’attacco viene sferrato ma si conclude con un disastro. Le difese tedesche – campi minati, fortini, artiglierie e mitragliatrici – fanno una carneficina. Tra caduti e dispersi, gli Americani perdono quasi 2700 uomini.
Conosciamo i volti di quei poveri soldati. Pochi giorni prima il famoso regista John Huston, arruolato per fini di propaganda, li aveva filmati nel documentario La battaglia di San Pietro: i vivi e i morti, chiusi nei sacchi e calati nelle tombe. Non è difficile comprendere perché il suo lavoro fu poi censurato per troppo realismo.
Tuttavia il sacrificio dei giovani Americani della Divisione Texas non era stato del tutto inutile, perché aveva attirato su di sé l’attenzione dei Tedeschi, ai quali sfuggì quanto si stava preparando più a nord.
Il giorno dopo, nella notte tra il 21 e il 22 gennaio 1944, Americani e Inglesi sbarcano ad Anzio, sulla costa laziale, a soli 50 chilometri da Roma, nel tentativo di aggirare la Linea Gustav. Kesselring, il comandante delle forze tedesche in Italia, è colto completamente di sorpresa e in poco tempo si stabilisce una testa di ponte forte di 70mila soldati, fronteggiata solo da due battaglioni tedeschi.
Ma proprio allora il comandate delle forze alleate, il Generale John Lucas, si muove troppo lentamente dando tempo ai Tedeschi di organizzare una resistenza adeguata. L’occasione andò perduta e la via per Roma rimase chiusa sino a giugno, dopo mesi di sanguinosi combattimenti che causarono anche la tragica e inutile distruzione del Monastero di Montecassino.

Il comando è un’arte difficile. Ma all’inizio di questo 2015, 70° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, vogliamo almeno ricordare il valore sfortunato dei giovani soldati della Divisione Texas.

San Pietro

Un ferito americano, trasportato da alcuni suoi commilitoni, transita nelle rovine di San Pietro.

  • Courtesy Dal Volturno a Cassino

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