Oggi, la storia

Le lotte contro la segregazione razziale negli USA

Rete Due, giovedì 19 giugno, 07:05

  • 28 agosto 2014, 16:04
Discorso alla nazione di John F. Kennedy sui diritti civili (11 giugno 1963)
  • Wikipedia

Oggi la storia 19.06.14

RSI New Articles 19.06.2014, 02:00

Proprio 50 anni fa, il 19 giugno 1964, il Senato degli Stati Uniti approvò il Civil Rights Act, che abrogò la discriminazione razziale in America. Ma come, si chiederà qualcuno, la schiavitù non era stata abolita nel 1865? Sì, ma negli Stati del sud si era affermato il principio "uguali ma separati" e nel 1896 la Corte suprema aveva ratificato la segregazione dei neri nei trasporti, nei servizi pubblici, nelle scuole ecc.

Solo dopo la seconda guerra mondiale ebbero un grande sviluppo movimenti antisegregazionisti, che trovarono il loro riferimento nelle Chiese evangeliche e praticarono forme di lotta nonviolenta. Nel 1954 la Corte suprema dette ragione a una famiglia nera che aveva intentato una causa perché la figlia potesse frequentare una scuola per bianchi, ma per alcuni anni in molti Stati gli studenti neri dovettero andare a scuola scortati dai soldati.

Un ruolo molto importante nelle lotte degli afroamericani per i diritti civili fu svolto dalle donne. Fu una di loro a dare inzio in Alabama a un movimento contro la segregazione negli autobus, dove i neri non erano solo separati dai bianchi ma dovevano cedere loro il posto. Rosa Parks, questo il suo nome, rifiutò di farlo, fu arrestata e ne scaturì un pacifico boicottaggio del servizio che fece fallire la compagnia dei bus. Quella vittoria fu sancita nel 1956 dalla Corte suprema, che dichiarò incostituzionale la segregazione nei trasporti.

Seguirono altre mobilitazioni per ottenere un pieno diritto al voto e per l'alfabetizzazione dei neri, guidate dal movimento di Martin Luther King, al cui interno pure ebbero un ruolo decisivo le donne, più direttamente legate alla base. E ancora nel 1960 in North Carolina quattro studenti neri rimasero seduti fino alla chiusura in una tavola calda che aveva rifiutato di servirli, dando il via a una grande ondata di iniziative analoghe.

Fatte proprie dal presidente John F. Kennedy e portate avanti dal suo successore Lyndon B. Johnson con l'appoggio decisivo di Bob Kennedy, queste istanze ebbero infine successo con l'approvazione del Civil Rights Act del 1964. Fra le tante ricorrenze che il calendario ci propone, il suo cinquantenario è molto significativo e attuale: ci ricorda che in democrazia la mobilitazione pacifica dei cittadini può ottenere risultati di grande rilievo.
Tommaso Detti

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