Ottilie Roederstein è stata una delle più famose ritrattiste svizzere vissuta fra metà Ottocento e inizio Novecento, eppure dimenticata in patria dopo la sua morte. Una donna che è stata una vera pioniera nell’arte e nella vita, come molte altre sue colleghe nate nel XIX secolo, epoca che relegava le aspiranti artiste ad abbandonare dopo la formazione ogni aspirazione di carriera oppure le obbligava a scegliere fra famiglia e professione. Ma qualcuna riesce a conquistare una propria indipendenza economica e persino una notorietà internazionale, combattendo per i propri diritti in un ambito - quello dell’arte - ancora dominato dalla presenza maschile. Due mostre espongono le loro opere e ne raccontano la vita in dettaglio. “Voci dipinte” ospita Sandra Gianfreda, curatrice al Kunsthaus di Zurigo e Isabella Studer-Geisser, curatrice all’Historisches und Völkerkundemuseum di San Gallo.
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