Giapponismo è un termine che nasce a fine ‘800 per indicare l’influenza che l’arte giapponese ha avuto sull’Occidente, in particolare sugli artisti francesi.
Ma la storia dei rapporti tra Europa e Sol Levante e delle reciproche influenze artistiche inizia ben prima che il Giappone ponga fine nel 1868 a un lungo periodo di isolamento riaprendosi verso l’esterno e determinando la diffusione di stampe e oggetti prodotti in Oriente sul mercato occidentale.
Le due mostre attualmente in corso al museo delle culture di Milano (MUDEC) “Quando il Giappone scoprì l’Italia” e “Impressioni d’Oriente” raccontano proprio questi rapporti iniziati con due ambascerie giapponesi a cavallo tra ‘500 e ‘600 e che si protraggono fino ai giorni nostri come documenta anche un’altra mostra attualmente in corso in cui l’arte e l’artigianato giapponese sono in primo piano: quella del museo Vela dedicata alla collezione Jeffrey Montgomery e intitolata “Giappone l’arte nel quotidiano”.
Di giapponismo e scambi oriente occidente parlano in questa puntata di “Voci dipinte” le curatrici della due mostre al Mudec Paola Zatti e Carolina Orsini e quella del Museo Vela la yamatologa Rossella Menegazzo.
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