Dopo la puntata nella quale si è fatto il punto della situazione con una giornalista veneziana che dall’inizio ha seguito la vicenda e una delle voci più autorevoli dell’orchestra del Teatro La Fenice, oggi cercheremo di fare chiarezza sui compiti e le competenze richieste al ruolo di direttore musicale di un teatro. Nel frattempo i quattro sindaci di Venezia (nella foto) precedenti l’attuale, hanno congiuntamente firmato una lettera definendo la reazione dell’orchestra “ovvia” e invitando al rispetto delle posizioni e quindi il sovrintendente a ritrattare le sue posizioni e prendere atto della professionalità dell’orchestra che responsabilmente non ha scioperato lo scorso 20 novembre in occasione dell’apertura della stagione operistica 2025/26.

Molti commenti che quotidianamente compaiono sui social, alcuni deliranti come:” Licenziate tutti gli orchestrali!” oppure “…è come se un operaio mettesse in discussione il proprio capo…”, denotano come ancora poco noti siano i meccanismi che governano un Ente Lirico Sinfonico e un’orchestra. Che differenza esiste tra un direttore d’orchestra ospite o principale, un direttore musicale e artistico? Ognuno di questi ruoli ha precise responsabilità e necessita di conseguenza una preparazione specifica che spesso si acquisisce con anni di esperienza internazionale.

La direttrice Beatrice Venezi ha effettivamente la competenza e l’esperienza necessaria a sostenere un incarico del genere? La balzana – e inedita - idea di affiancarle un direttore esperto è accettabile?

Molte domande riservate agli ospiti di Barbara Tartari e Giovanni Conti: Alessandro Bonato, neoeletto Direttore principale dell’Orchestra Haydn di Bolzano per le prossime tre Stagioni musicali, e Alessandro Tommasi, Head of Artistic Administration della Gustav Mahler Jugendorchester nonché direttore artistico del Festival Pianistico Bartolomeo Cristofori e di Barco Teatro a Padova.