Diretta radiofonica su Rete Due
Una collaborazione RSI Rete Due – Jazz in Bess
Silt Trio
Luke Stewart, contrabbasso
Chad Taylor, catteria
Brian Settles, sax
Se è vero, come dicono le note di presentazione del trio, che ci sono diversi Luke Stewart leader di altrettante band, di Luke Stewart bassista e, soprattutto, creatore di sonorità inaudite ce ne è solo uno: ed è quello che ha messo insieme questo trio completato da un batterista di prim’ordine come Chad Taylor (membro fondatore del Chicago Underground con Jeff Parker e Rob Mazurek) e dalla visione artistica ad ampio spettro del tenorsassofonista Brian Settles. Un triumvirato che funziona alla perfezione, grazie a un interplay coeso e un’indiscutibile tecnica. La musica del Silt Trio si caratterizza per la sua natura esplorativa e improvvisativa, attingendo alle tradizioni del free jazz, della sperimentazione e dell’avanguardia. Nell’album che sarà l’oggetto principale del concerto, The Bottom (Cuneiform, gennaio 2022), i tre collaborano senza sforzo in una serie di sei brani che si collocano a metà strada tra composizione e improvvisazione; brani descritti da Stewart nelle note di copertina “come un insieme di composizioni ... accoppiate da momenti di libera improvvisazione ...”.
Luke Stewart è un musicista, performer, improvvisatore-compositore, organizzatore e ricercatore il cui lavoro rappresenta una profonda attenzione per la storia e la tradizione della musica creativa: una tradizione che comprende i diversi stili di espressione all’interno del corpo della black music negli Stati Uniti, in Africa e in tutto il mondo. Tra le formazioni abituali del musicista del Mississippi, oltre al Silt Trio, troviamo Irreversible Entanglements, Exposure Quintet e il duo di rock sperimentale Blacks’ Myths con Warren G. “Trae” Crudup III alla batteria, a parte le varie collaborazioni. Luke Stewart è noto per il suo approccio innovativo al contrabbasso: sono da sottolineare, in proposito, i suoi Works for Upright Bass and Amplifier e Works for Upright Bass and Amplifier Vol 1 e Vol 2 (Astral Spirits, 2018, 2021, 2022), dove incorpora nella sua musica tecniche estese e metodi di esecuzione non convenzionali. Stewart esplora le possibilità armoniche e melodiche in tempo reale, nonché l’intersezione tra l’acustico e l’elettronico - il rapporto tra legno ed elettricità. È una figura attiva nelle scene musicali di Washington D.C. e New York City, collaborando con una vasta gamma di musicisti e artisti: da Archie Shepp a Wadada Leo Smith, da Daniel Carter a Jaimie Branch. La rivista Downbeat lo ha definito “uno dei 25 bassisti più influenti della sua generazione”.