Tra jazz e nuove musiche

VEIN

Domenica 7 ottobre 2018 - ore 17.30 - Ligornetto, Museo Vincenzo Vela

  • 7 ottobre 2018, 19:30
Vein Trio

Vein Trio

  • © vein.ch

Michael Arbenz piano
Thomas Lähns contrabbasso
Florian Arbenz batteria

Una collaborazione RSI Rete Due – Museo Vincenzo Vela
Differita radiofonica su Rete Due la sera stessa in “Concerto Jazz” (ore 21.00)

Uno dei trii più significativi della contemporanea scena europea è il gruppo Vein, sodalizio nato a Basilea che in oltre dieci anni di attività ha tenuto centinaia di concerti in tutto il mondo, ottenendo un successo significativo di pubblico e critica. I membri del trio vantano una doppia formazione: classica e jazzistica, che diventa il punto di partenza della loro musica, basata su originalità compositiva e su un ampio interplay che tende a bilanciare perfettamente il ruolo del tutto paritario dei tre musicisti.

Infatti la concezione del trio che contraddistingue questa eccellente formazione sviluppa la logica che caratterizzava le idee di Bill Evans, in cui la pariteticità nel ruolo degli strumenti lasciava comunque al pianoforte il ruolo di primus inter pares, realizzando una maggior circolarità della musica, tale da calibrare perfettamente l’apporto dei tre strumenti sia in termini di sound complessivo, sia di interventi solistici. Un atteggiamento di superiore pianificazione dell’atto musicale che prevede assoluto rigore compositivo e precisione esecutiva, ma non soffoca l’espressività e l’improvvisazione favorendo una visione aperta della musica, nonostante non manchino mai strutture ben definite, spesso basate su schemi compositivi provenienti dalla musica classica, siano essi la scrittura polifonica, il corale o le variazioni su tema.

Tutto ciò risulta evidente nel loro album The Chamber Music Effect e in quello, più recente, dedicato all’elaborazione jazzistica della musica di Ravel. Sfogliando i curricula dei musicisti che compongono il trio scopriamo che Florian Arbenz ha collaborato con artisti quali Benny Maupin, Glenn Ferris, Wolfgang Puschnig e, nelle vesti di percussionista, con prestigiosi direttori quali Holliger, Nagano e Sacher. Che suo fratello Michael, già leader di numerose band, vanta collaborazioni analoghe e un’attività di pianista classico che lo ha visto al fianco di Pierre Boulez, di Jurg Wyttenbach e dell’Ensemble Contrechamps, mentre Thomas Lähns oltre ad aver suonato con diversi importanti nomi della scena jazz euroamericana ha ugualmente sviluppato una carriera sia come musicista d’orchestra sinfonica, sia come solista.

(Maurizio Franco)

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