Tra il finire degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 il mondo, musicale e non, era in subbuglio. Guerre, rivoluzioni industriali e tecnologiche, mondi che si ribaltavano e si trasformavano radicalmente e un futuro decisamente incerto che andava plasmato di giorno in giorno, senza la pretesa di trovare la risposta immediata a tutte le tantissime domande che ci si stava ponendo. In questo contesto da montagne russe ci troviamo a parlare dei vasi comunicanti della Chess Records, Motown, Atlantic e di quella musica che raccontava tutto questo turbinio senza dimenticare che anche lo svago e la distrazione permettevano di affrontare la difficile quotidianità che si stava vivendo..
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