La consulenza

Inquilini e padroni di casa, tra diritti e doveri

Con Antonio Bolzani

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Inquilini e padroni di casa, tra diritti e doveri, La consulenza 02.09.13

La consulenza 02.09.2013, 04:00

Cosa occorre sapere quando si hanno dei problemi con i padroni di casa o con gli inquilini?

Quando si affitta un appartamento o una casa, ci si trova confrontati con domande riguardanti disdette, aumenti o riduzioni del prezzo dell'affitto, ma anche difetti, rumori molesti o controversie con i vicini. Nella consulenza odierna ci soffermeremo sul diritto di locazione che disciplina i diritti e i doveri dei locatari e dei locatori. Sottoscrivendo un contratto di locazione, ci si impegna a osservare le disposizioni legali in vigore. È importante, quindi, che sia i padroni di casa sia gli inquilini siano a conoscenza delle leggi. Nella puntata odierna, l’avvocato Gian Maria Mosca vi orienterà in particolare sulle pigioni e sulle spese accessorie degli oggetti locati e sui difetti riscontrati nelle abitazioni. Ad esempio il riscaldamento insufficiente o eccessivo, delle perdite d’acqua, gli insetti, la muffa e altri possibili difetti di questo tipo possono deturpare l'appartamento sin dall'inizio oppure presentarsi con il passare del tempo. Cosa si può fare se il locatore non vi pone rimedio? Esiste un modo per obbligarlo a risolvere il problema? Per quanto riguarda invece l’affitto o la pigione gli aumenti e le riduzioni del prezzo sono validi soltanto a determinate condizioni, come ad esempio un incremento o un abbassamento dei tassi ipotecari di riferimento. I locatori cedono ai locatari un oggetto locativo dietro pagamento di un affitto versato, di norma, a scadenza mensile (inizio mese). Oltre all’affitto è necessario considerare le spese accessorie (riscaldamento, acqua calda, ecc.). Se il contratto non le menziona a parte, significa che le spese accessorie sono comprese nell’affitto. In determinati casi, il locatario può chiedere di diminuire l’affitto con lettera raccomandata al locatore, ad esempio quando la base di calcolo è considerevolmente cambiata, come in caso di diminuzione del tasso ipotecario di riferimento. Il locatore ha 30 giorni per prendere posizione. Dopodiché, il locatario può rivolgersi all’autorità di conciliazione. Se, al momento di iniziare una nuova locazione, il locatario si rende conto di pagare molto di più rispetto al locatario precedente, può contestare l’affitto entro 30 giorni dall’inizio del contratto di locazione presso l'autorità di conciliazione. Lo stesso vale se il locatario è costretto a concludere il contratto a causa di un problema urgente o della situazione del mercato immobiliare locale. L'affitto deve però essere comunque pagato, eventualmente depositandolo su un conto apposito, indicato dall'autorità di conciliazione. Nel caso in cui il valore dell’oggetto affittato diminuisca (danni, lavori di ristrutturazione), il locatario può chiedere, in forma scritta, che l’affitto sia ridotto (sino alla rimozione del danno).

Per saperne di più:
Associazione Svizzera Inquilini
CATEF - Associazione Ticinese dei proprietari immobiliari
e ch.ch - Locazione

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