Si dice che l’uomo prima di parlare abbia cantato, che prima di scrivere prosa abbia fatto versi. Poesia, da ποιέω (poiein) significa produrre, fare, comporre e com'è stato osservato, "è il frutto della creazione artistica che raggiunge vette tanto sublimi quanto riesce a trasfigurare il dolore, la sofferenza, le tragedie in bellezza estetica ed etica".
Una cosa è certa: la poesia non è fare una riga corta, andare a capo o scrivere parole che terminano con un’ assonanza. È molto di più: è un movimento che attraversa l’uomo. I grandi poeti dicono che conta lo stupore, la meraviglia provata di fronte alla propria espressione.
L'occasione ce la fornisce la Giornata mondiale della Poesia il prossimo 21 marzo, una ricorrenza istituita dall'UNESCO nel 1999 per celebrare questa forma d’arte, riconosciuta come una delle forme d’ espressione più antiche e belle utilizzate dall’uomo.
Ospiti:
Josef Weiss, tipografo
Laura Accerboni, poetessa
Matteo Campagnoli, scrittore
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