L’Organizzazione cristiano-sociale ticinese (OCST) fu fondata nel corso di un Congresso che si tenne a Bellinzona il 18 maggio del 1919, l’anno successivo alla fine della prima guerra mondiale e al primo e unico sciopero generale della storia svizzera. Un secolo dopo Millevoci desidera celebrare questo importante anniversario, soffermandosi sugli aspetti storici, sociali, economici, politici e professionali che hanno contrassegnato e accompagnato la lunga esistenza dell’OCST. Dal Ticino rurale di cent’anni fa che si avviava verso una lenta modernizzazione al Ticino odierno sono cambiate e si sono modificate un’infinità di cose. Una vera e propria rivoluzione: dall’evoluzione tecnologica con il suo dirompente impatto sull’economia e sulle forme del lavoro, con opportunità e rischi connessi, alle lotte e alle attività sul territorio in difesa dei lavoratori, passando per i valori etici che gli ambienti cattolici di allora, impegnati nel sociale, portarono avanti trasformando, nel contempo, le Leghe operaie in un sindacato vero e proprio in grado di difendere e di promuovere i diritti dei lavoratori. Forse è stata proprio la componente etica a resistere nel tempo, una sorta di denominatore comune che alimenta ancora oggi, assieme alla dottrina sociale e cattolica, i criteri, gli obiettivi, le azioni e la filosofia dell’OCST. Nella puntata rievocativa e storica sul centenario dell’OCST, rivolgiamo, ovviamente, uno sguardo anche al presente e al futuro dell’OCST e soprattutto ai temi sindacali di grande attualità come la disoccupazione, in particolare quella giovanile, la precarietà e il lavoro interinale, la formazione, la digitalizzazione, la questione degli stipendi, i contratti collettivi di lavoro e il ruolo del sindacato tra lotta e dialogo.

Ospiti:
Alberto Gandolla, storico
Renato Ricciardi, segretario cantonale dell’OCST
Davina Fitas, responsabile dell’OCST per le questioni donna-lavoro
Don Marco Dania, Assisistente Spirituale OCST

Centenario OCST