Tra le più importanti opere costruite in Svizzera spiccano senza dubbio le Gallerie ferroviarie del San Gottardo, quella del diciannovesimo secolo e quella più recente, l’AlpTransit, del ventunesimo secolo.
Parlare della Ferrovia del Gottardo significa parlare anche della storia della Svizzera e del Ticino in grado, in epoche e periodi diversi, di aprirsi al mondo grazie a queste vie di comunicazione su binari che hanno garantito e assicurano la comunicazione e la via di transito tra il Nord e il Sud dell’Europa.
Sulla scia di un bel libro intitolato “La Ferrovia del Gottardo”, ricco di immagini e di preziosi contributi di carattere storico, economico, politico, tecnico e scientifico, nella puntata odierna di Millevoci vi raccontiamo, con i due autori, come sono nate e come si sono sviluppate queste due gigantesche imprese, soffermandoci sia sui suoi ideatori ed artefici sia sulle profonde trasformazioni sociali, commerciali, industriali e turistiche del nostro Ticino che quando si inaugurò la prima galleria ferroviaria, nel 1882, contava circa 130 mila abitanti.
L’impatto di quelle opere è stato perciò fondamentale sia per il Ticino di allora sia per quello di oggi. Nel nostro percorso che iniziamo dalla “Via delle genti” per arrivare alle due recenti Gallerie, quella di base a quella futura del Ceneri, entriamo idealmente in carrozza per un appassionante viaggio in treno lungo i binari dei ricordi di una grande e importante pagina di storia svizzera che ha cambiato e rivoluzionato il nostro modo di spostarci e ci ha inoltre tolto definitivamente da quell’isolamento rispetto alle principali località elvetiche, dovuto alla nostra posizione geografica di Cantone separato dalle Alpi dal resto della Svizzera.
Ospiti:
Adriano Cavadini, economista e appassionato di storia svizzera
Fabrizio Viscontini, storico
Sergio Michels, grafico
La Ferrovia del Gottardo sempre all'avanguardia e proiettata nel futuro
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