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Millevoci

La filosofia dei mutamenti climatici, prima che sia troppo tardi

Con Nicola Colotti

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  • 10.1.2019
  • 52 min
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  • Società

Forse è già troppo tardi, o forse no. Almeno per riflettere sul nostro approccio culturale e diremmo “filosofico” al mutare delle condizioni della Terra provocato dal cosiddetto surriscaldamento climatico.

Non a caso due figure così diverse (e complementari!) come il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli e il filosofo e scrittore Raffaele Scolari si sono incontrati su un terreno comune, quello della riflessione antropologica sul nostro modo di affrontare e interpretare ciò che è ormai inevitabile: le conseguenze dell'aumento della temperatura globale. Non è un caso che Mercalli abbia intitolato il suo ultimo libro “Non c’è più tempo. Come reagire agli allarmi ambientali” (Einaudi 2018, Passaggi) mentre Raffaele Scolari ha pubblicato a suo tempo “Catastrofi e cambiamenti climatici” (Mimesis, 2017).

Come reagire, al di là dei proclami ideologici che sembrano avere poca incidenza sulle scelte politiche degli stati alle Catastrofi (dei) cambiamenti climatici?
Forse, per cominciare, riflettendo sul nostro approccio culturale (il nostro paradigma) che inquadra il nostro rapporto con la natura e le sue trasformazioni di cui come umanità siamo parte.

Si tratta anche però anche di una riflessione antropologica perché ci mette di fronte al nostro essere umani sulla Terra, pianeta di cui non siamo i padroni ma solo una delle specie che lo abita (e lo inquina).

Ospiti:
Luca Mercalli
, climatologo, direttore della rivista Nimbus, presidente della Società Meteorologica Italiana, divulgatore scientifico
Raffaele Scolari, filosofo, scrittore, docente alla Scuola professionale artigianale e industriale di Locarno (SPAI) e alla SSSAT di Bellinzona

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