Secondo Filippo Celata, geografo che insegna all’Università La Sapienza a Roma, il contatto è una vera è propria tecnologia di comunicazione, che consente lo scambio di conoscenze non codificabili. La compresenza – essere insieme in un luogo - è indispensabile per condividere conoscenze che si generano solo tramite l’esperienza, l’imitazione, la collaborazione diretta. Cosa ci aspetta tra misure di distanziamento da un lato e aumento dell’interazione in reta dall’altro? E cosa succederà alla città? Lo chiediamo a Filippo Celata, partendo proprio dalle considerazioni emerse in un suo articolo.
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