Hockey

Tra i sogni e gli incubi

Svizzera-Kazakistan con un doppio obbiettivo

  • 17.05.2014, 12:27
  • 06.06.2023, 18:25
Roman Josi

Tutti aggrappati a Josi

  • Keystone

dall’inviato Piergiorgio Giambonini

MINSK Per quanto ci riguarda (nel senso di rossocrociati), è il Mondiale dei se. Se contro gli americani non ci avessero negato due reti sacrosante per due offside inesistenti… Se contro i bielorussi avessimo osato appena un po’ di più quando siamo andati due volte in vantaggio… Se (ammettiamo pure questo!) l’asta non ci avesse salvati dal pareggio germanico a 30’’ dalla fine… Se ci fossimo decisi un po’ prima ad aggredire con convinzione e continuità la Finlandia invece di giocare (altri) due interi periodi con le marce ridotte…

Gli è che con i se non si va da nessuna parte. E lo stesso vale per l’hockey lento e prevedibile, passivo e monotono, “piatto” insomma, portato in pista dalla Svizzera fino al terzo tempo della partita numero 5, quando finalmente i nostri sono usciti dal loro torpore e si son messi a pedalare e a lavorare per davvero, e con continuità e determinazione. E contro una Finlandia che non subiva reti da 187 minuti, sono risaliti dallo 0-2 quando più nessuno ci avrebbe scommesso un solo rublo bielorusso (che per fare un franco, si badi bene, ce ne vogliono più o meno 11.000), e lo hanno fatto grazie anche all’arrocco tra Moser e Hollenstein nelle prime due linee, come pure all’inserimento del creativo Fiala (chissà perché tenuto in panchina fino al 35'!?) nella quarta. Poi si è perso comunque, è vero, e fors’anche immeritatamente, sempre che di meriti e demeriti si possa parlare dopo una serie di rigori in cui i grandi protagonisti son stati i due portieri, nella fattispecie Rinne e Berra.

Ma il punto messo in classifica è in ogni caso molto pesante, perché permette alla squadra di Sean Simpson – improvvisamente “svegliatosi” pure lui nel finale di partita, quando in panchina s’è mosso e agitato come quasi mai gli succede – di affrontare ora il Kazakistan in una situazione sì delicatissima eppure tuttora aperta anche verso l’alto. C’è insomma ancora la possibilità di agganciare in extremis il treno dei playoff, e parallelamente – e un po’ paradossalmente – c’è comunque anche una salvezza da mettere in cassaforte. Già, perché perdendo invece contro il… lift kazako (3 promozioni e 2 relegazioni negli ultimi cinque anni, e sempre a braccetto con l’Italia!) non solo svanirebbero gli ultimi sogni di quarti di finale, ma soprattutto prenderebbero forma gli incubi – e vengono i brividi solo a scriverlo rispettivamente a leggerlo – della relegazione, da rimandare al verdetto del confronto conclusivo di martedì contro la Lettonia. Dopo le prime cinque partite, e soprattutto dopo i primi 25 minuti davvero convincenti per la continuità dello sforzo e del prodotto a tutta pista, tutto è dunque ancora possibile in due direzioni diametralmente opposte.

Per la cronaca: sono solo 4 finora i confronti diretti giocati tra Svizzera e Kazakistan, con 2 sconfitte rossocrociate nel 1997 e 1998, seguite da due successi ai Mondiali del 2005 (2-1) e 2012 (5-1).

Aggiungiamoci a questo punto un paio di altre significative annotazioni statistiche. La prima: Ambühl, Hollenstein e lo spentissimo Cunti hanno incassato entrambe le reti finlandesi. L’altra: dopo la partita con la Finlandia, Fiala (+3), Weber, Suri e Froidevaux (+1) sono gli unici rossocrociati con una statistica personale positiva. I peggiori sono per contro Ambühl a -5, Blum, Cunti e Hollenstein a -4. E poi, come squadra: siamo all’11° posto nel power-play, al 13° per la percentuale di parate e al 14° per efficienza realizzativa (tiri/reti). Si salva solo il box-play, per ora addirittura il 3° migliore del torneo.

Chiudiamo, infine, con una domanda, o piuttosto con uno spunto di riflessione: al di là di tutto quanto si possa dire e pensare, dove sarebbe questa “Svizzerina” senza un fuoriclasse come Roman Josi a cantare e portare la croce a tutta pista?

Svizzera-Finlandia, le reazioni

  • Il servizio di Andrea Torreggiani con Reto Berra (Rete Uno Sport 17.05.2014, 08h00)

    RSI Sport 17.05.2014, 12:17

  • La dichiarazione di Thomas Rüfenacht (Rete Uno Sport 17.05.2014, 09h00)

    RSI Sport 17.05.2014, 12:15

  • Il servizio con Simon Moser (Rete Uno Sport 17.05.2014, 12h50)

    RSI Sport 17.05.2014, 15:50

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