Oggi torniamo idealmente nel mondo della scuola, con Lina Bertola. Lo facciamo attraverso le pagine del suo libro Le parole della vita, che raccolgono le riflessioni etiche raccolte in anni di insegnamento all’istituto federale per la formazione professionale. Un percorso, quello proposto, attraverso l’esperienza educativa, per sottolinearne l’importanza esistenziale nella costruzione identitaria, in un’epoca per nulla facile, in cui il tempo sembra appiattito sul presente, senza passato, e memoria, né futuro. Un saggio che, come scrive l’autrice, nasce da un lungo dialogo con il malessere e il disincanto di molti ragazzi incontrati durante i corsi di filosofia. “Malessere – continua Lina Bertola – leggibile in tanti sguardi un po’ persi di fronte allo spettacolo di un mondo incapace di riconoscerli e di accoglierli nella loro unicità, incapace di far sbocciare in loro il senso della propria vita, la consapevolezza di un’appartenenza comune: un mondo capace solo di consegnare le loro libertà al libero mercato dell’omologazione. Molti di loro avvertono una mancanza, un vuoto di senso a cui non riescono però a dare un nome, perché quell’insignificanza svuota le parole stesse e azzera la possibilità di raccontare il proprio stare al mondo”.
Lina Bertola e Michela Daghini
Le parole dell’etica
Filosofia 07.10.2014, 13:35
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