Olimpia, agghindata con le bandiere degli stati del mondo e abitata d’inverno da non più di 700 persone, ha ospitato come tradizione vuole la cerimonia dell’accensione della fiamma, che contrariamente al solito non è avvenuta all’aperto al Tempio di Hera ma tra le mura del Museo archeologico, colpa della pioggia caduta a tambur battente fino a ieri.
La cerimonia si è svolta nella sala principale, alle cui pareti sono esposti i frontoni che ornavano il tempio di Zeus a Olimpia, che faceva parte del più famoso santuario del mondo antico: il complesso comprendeva anche uno stadio, nel quale a partire dal 776 a.C. si svolgevano ogni 4 anni i più importanti fra i giochi panellenici, dai quali le Olimpiadi moderne hanno tratto ispirazione.
La fiaccola ora farà una staffetta di nove giorni, per oltre 2000 chilometri in Grecia con 450 tedofori impegnati, il primo dei quali è stato un atleta locale, ovvero il canottiere Petros Gkaidatzis, subito raggiunto da Stefania Belmondo, regina del fondo italiano. Il 4 dicembre il simbolo dei Giochi arriverà a Roma, per poi iniziare il suo viaggio su suolo italiano.
Milano Cortina 2026, l'accensione della fiamma olimpica a Olimpia (Il Telegiornale 26.11.2025, 12h30)
RSI Sport 26.11.2025, 12:50
