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Michael Bentt, il campione che odiava la boxe

Dalle umiliazioni paterne ad un titolo mondiale quasi per caso

  • 5 agosto 2020, 12:28
  • 23 giugno 2023, 14:50

La storia di Michael Bentt

RSI ORMe 05.08.2020, 10:35

  • Reuters

di Marcello Ierace

Ci eravamo lasciati con la storia di Sonny Liston che crollava sul ring di Lewistone, appena sfiorato da un pugno (tanto leggero che lo definiranno "fantasma") di Muhammad Alì. Una scena vista e rivista, grazie all'iconica foto di Neil Leifer e al film "Alì" di Michael Mann. E nei panni di Liston, proprio in quella pellicola, vi è un altro pugile, un altro campione del mondo, un altro uomo che ha toccato il fondo per poi risalire: stiamo parlando di Michael Bentt.

Bentt è sì un pugile, ma ha sempre odiato la "nobile arte". La boxe era un passione del padre, e l'ha inculcata nella testa del figlio con le buone e, spesso e volentieri, con le cattive. Il giovane Michael abbassa la testa e ci dà dentro: per quattro anni vince il New York City Golden Gloves e per cinque il campionato nazionale americano. Ma l’esordio tra i pro è un incubo: il match contro Jerry Jones il 7 febbraio 1989 ad Atlantic City dura solo tre minuti. Il padre lo umilia e lui arriva ad un passo dal suicidio. Ma Bentt torna sul ring e infila dieci incontri vittoriosi uno dietro l'altro. Arriva a battere anche il detentore del titolo mondiale dei massimi Tommy Morrison. "Dopo quel match - racconterà poi Bentt - il mio primo pensiero fu quello di ritirarmi". Ma ce n'è un altro subito in programma, contro Herbie Hide. Bentt è fuori forma e va subito ko. Negli spogliatoi finisce ancora a terra, sviene per una tumefazione al cervello: viene ricoverato in ospedale e messo in coma indotto. Si risveglierà soltanto dopo quattro giorni. Si ritira, stavolta davvero, e finalmente seguirà la sua strada. Inizia a scrivere, si dà alla recitazione e diventa consulente cinematografico per film legati alla boxe. È finalmente un uomo felice e, forse, il pugilato non lo odia più così tanto.

La storia di Michael Bentt

RSI ORMe 05.08.2020, 10:35

Playlist
Take Five – Dave Brubeck, 5’29” (Columbia)
Make a move – Cypress Hill, 4’38” (Columbia)

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