di Piergiorgio Giambonini
Tedesca di Bonn, vodese d’adozione ed ora anche un po’ ticinese. Anzi, proprio dal Ticino è partita la nuova grande sfida di Silke Pan, sotto i colori dell’Associazione Insuperabili. Obbiettivo, i Paralympics di Tokyo a fine agosto.
"La collaborazione con gli Insuperabili è nata la scorsa estate, dopo il mio giro della Svizzera durante il quale in sedici giorni avevo percorso un migliaio di chilometri superando dieci passi alpini e attraversando a nuoto trenta laghi", racconta Silke, paraplegica in seguito ad un incidente nel 2007, quando lavorava come trapezista in un circo. Quel suo personale Tour de Suisse si era concluso proprio a Lugano, dove è entrata appunto in contratto con gli Insuperabili: "Condividiamo le stesse visioni e lo stesso obbiettivo di far conoscere lo sport ai disabili. La nostra è una bella collaborazione umana e di amicizia".
Dopo tanti anni, tante soddisfazioni e tanti risultati a livello internazionale, compresa una medaglia d’argento ai Mondiali e una d’oro in Coppa del Mondo, a 47 anni Silke Pan ha sentito il bisogno di alzare la mira e di puntare dritta alle Olimpiadi giapponesi: "È il mio grande obbiettivo per quest'anno. Mi sto preparando alle cinque gare di qualifica in programma tra aprile e giugno. Per la prove di handbike femminile ai Paralympics di Tokyo ci sono in palio due posti, ed a contenderceli siamo in tre. Ma sono molto fiduciosa".
E molto fiduciosi sono tutti coloro che la affiancano e la sostengono in questa sua nuova sfida, dal marito Didier allo staff degli Insuperabili: "Noi puntiamo molto sullo sport, sia esso d’élite o di massa – dice il presidente Walter Lisetto – È quindi motivo di grande gioia e orgoglio poter aiutare un’atleta e una donna come Silke".
Paralympics, il servizio con Silke Pan (20.02.2020)
RSI Altri sport 20.02.2020, 18:51
A tu per tu con l'atleta paralimpica Silke Pan
Il Quotidiano 20.02.2020, 20:00