“Credo di poter battere il record del mondo nei 100m ostacoli”

Ditaji Kambundji all’età di 23 anni ha già scritto a fuoco il suo nome nella storia dell’atletica e dello sport svizzero. La medaglia d’oro nei 100m ostacoli ai Mondiali di Tokyo del 2025 l’ha proiettata alle luci della ribalta internazionale, coronando anni di sacrifici sulle piste. Una passione prima che un lavoro quella dell’atletica, trasmessa alla campionessa bernese dalla famiglia: “I miei genitori erano sportivi ma di altre discipline. Credo che l’amore per l’atletica sia nato spontaneamente tra le mie sorelle e io, volendo emularle, l’abbia fatto mio”.

Proprio parlando di famiglia, un chiaro modello da seguire per Ditaji è stato evidentemente rappresentato dalla plurimedagliata sorella Mujinga, che le ha in qualche modo aperto la strada oltre che gli occhi sui possibili traguardi sportivi a cui mirare, come ammesso dalla stessa atleta rossocrociata: “Vedendo mia sorella raggiungere grandi successi ho capito che avrei potuto fare lo stesso. Passare tanto tempo con lei e averla al mio fianco mi ha permesso di imparare molto e acquisire sicurezza nei miei mezzi”.

Dopo aver trionfato a Tokyo, un potenziale traguardo futuro per la 23enne potrebbe essere quello di migliorare il record del mondo nei 100m ostacoli di Tobi Amusan, distante appena 0”12. Kambundji ha ammesso la fattibilità dell’impresa, senza però farne un’ossessione: “Credo sia possibile battere il record ma non è un mio obiettivo. Porsi dei limiti non va bene e ciò a cui ambisco per la prossima stagione è confermare la prestazione dei Mondiali con regolarità”.