Oro e diamanti, l’atletica rossocrociata è ricca di gioielli

Anche il 2025 ha riservato ai colori rossocrociati molte gioie, a conferma del percorso di crescita iniziato un decennio fa. Non si può non partire da Ditaji Kambundji, capace di riportare un oro mondiale in Svizzera come non succedeva dal 2001 con André Bucher (il 5o complessivo ad aggiungersi ai tre di Werner Günthör), ma le atlete e gli atleti che ci hanno regalato sorrisi in questa stagione sono stati molti: da Simon Ehammer a Audrey Werro, senza dimenticare la nostra Ajla Del Ponte, tornata finalmente sotto la luce dei riflettori delle competizioni internazionali.

La storia si scrive il 15 settembre. Nella notte di Tokyo è in programma la finale iridata dei 100m ostacoli, a cui Ditaji è approdata un’ora e mezza prima con il quinto crono complessivo. L’elvetica parte bene, spinge, resiste al rientro di Amusan (detentrice del record del mondo) e va a prendersi la gloria, prima di scoppiare in un pianto liberatorio. Per rendersi conto della portata dell’impresa basta considerare che il 12”24 fatto registrare dalla bernese nella capitale nipponica è il secondo miglior tempo europeo della storia (ovviamente record svizzero) e addirittura il settimo mondiale.

Ma non si tratta dell’unico oro giunto in casa Kambundji. Sì, perché qualche mese prima, a fine marzo, la sorella maggiore Mujinga riesce a conquistare la medaglia del metallo più prezioso nei 60m dei Mondiali indoor di Nanchino (la miglior edizione di sempre per i colori svizzeri con un oro, due argenti e un bronzo). La stagione della velocista elvetica più forte si chiude tuttavia molto presto, visto l’annuncio della dolce attesa di fine maggio.

Poco prima della rassegna iridata, però, i riflettori sono tutti puntati su Zurigo, dove la tradizionale Weltklasse coincide con le finali della Diamond League. Nei due giorni di gare la scena se la prendono Simon Ehammer e Audrey Werro. Il primo, nell’antipasto disputatosi sulla Sechseläutenplatz, conquista infatti il suo secondo diamante della carriera nel salto in lungo, mentre il giorno dopo in un Letzigrund come sempre gremito, la giovane friborghese sfodera una prestazione incredibile per imporsi negli 800m con tanto di primato nazionale.

Forte di questi risultati, la squadra elvetica si presenta a Tokyo con più che giustificate ambizioni che, al netto di prestazioni comunque incoraggianti, purtroppo non si concretizzano come sperato. Ehammer viene beffato per soli 3cm nel lungo, mentre un triplo nullo nel salto in alto gli toglie la possibilità di lottare per il podio del decathlon. Nella stessa giornata deve ingoiare un boccone amaro pure Angelica Moser, quinta nell’asta, mentre Werro approda alla finale senza grossi problemi ma cede alle avversarie nell’ultimo tratto di gara, concludendo sesta dopo essere stata a lungo in terza posizione.

Per i colori ticinesi il 2025 coincide con il ritorno alle gare di Ajla Del Ponte. Dopo l’infortunio alla coscia del 2024 (l’ultimo di una lunga serie di problemi), la sprinter locarnese partecipa inizialmente ai meeting indoor, per poi ritrovare pure le competizioni all’esterno in tarda primavera. E i Mondiali? In un primo momento esclusa dal novero delle staffettiste nella 4x100m e poi ripescata per l’infortunio occorso a Salomé Kora, Ajla può riassaporare il clima della rassegna iridata. Purtroppo però, quello stesso stadio che le aveva regalato il quinto posto nei 100m olimpici nel 2021, non le porta fortuna, con la squadra elvetica fuori dalla finale per un errore nel passaggio del testimone.

Ormai ci siamo talmente abituati che, quasi, i suoi numeri non fanno più notizia. Stiamo parlando di Armand Duplantis, il fenomeno svedese che sta riscrivendo a suon di record la storia del salto con l’asta al maschile. Nel 2025 Mondo si è migliorato in ben tre occasioni (quattro contando anche la prova indoor di Clermont-Ferrand, per un totale di 14 nel corso degli anni), portando la misura all’attuale 6,30m, ottenuta ai già citati Mondiali giapponesi.