Ha vinto in Svizzera, in Germania e ha fatto lo stesso in Inghilterra. In particolare con il Manchester City, assoluto protagonista del “treble” del 2023, con, tra gli altri trofei, la Champions League alzata nel cielo di Istanbul, contro l’Inter. E proprio a Milano, sponda nerazzurra, si è trasferito Manuel Akanji in una giornata decisamente frenetica, l’ultimo giorno di calcio mercato. “Sono dinamiche di mercato, fino alla chiusura tutto può cambiare velocemente. È stato un tira e molla, sono arrivato a Basilea e poi a Milano per le visite. Tutto è andato velocemente. Sono felice di essere un giocatore dell’Inter, è un club che mi piace molto, anche per come gioca. Volevo giocare in Europa, in Champions League. E poi, la mia prima maglia da calcio, da bambino, era dell’Inter, di Christian Vieri e pure il fidanzato di mia sorella è interista”.
Dobbiamo essere concentrati al massimo, da subito
Era sicuramente il più atteso in conferenza stampa, dopo le ultime notizie. Parliamo di un fuoriclasse, insieme a capitan Xhaka il più rappresentativo, il più forte. Nel gergo giovanile, si utilizzerebbe il termine aura per Akanji. Servirà anche in campo, per battagliare in cielo con Muriqi e poi con gli altri grandi attaccanti che affronterà la Svizzera nel Gruppo B. Ma il 30enne di paura non ne ha, non ne ha mai avuta. “Ci si gioca tutto in poco tempo, appena due mesi, è una qualificazione molto breve. La cosa positiva è che iniziamo con due partite in casa, per questo ci aspettiamo sei punti. Ovviamente non sarà facile, ma è il nostro obiettivo”.
In ottobre parlerò un po’ d’italiano
Favorita sì, ma è sul campo che bisogna confermare le sensazioni della vigilia. E a proposito di campo, l’elvetico tornerà a giocare con Yann Sommer, compagno di tante battaglie con la maglia rossocrociata. “Ovviamente ci siamo sentiti, mi fa piacere tornare a giocare con lui”. Per ora si esprime in tedesco, qualche parola di italiano la capisce, ma assicura “ci lavorerò, è una sfida per me”. In un battibaleno è in grado di fare moltiplicazioni impossibili ai più (cercate su YouTube), e allora gli crediamo. Il nostro idioma può però attendere, prima c’è da vincere. Con il neo-nerazzurro Manuel Akanji, che da qualche giorno ha una motivazione in più. Dimostrare, ancora una volta, che nel panorama calcistico pochi centrali difensivi hanno la sua caratura. Ha iniziato con la maglia di un attaccante, è diventato un grande difensore.
Le dichiarazioni di Manuel Akanji (Rete Uno Sport 02.09.2025, 18h30)
RSI Sport 02.09.2025, 18:11
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