Un fiume in piena
Un fiume in piena (rsi.ch)

ACB contestato, Maccoppi traballa davvero

Bentancur: "Capisco i tifosi, i numeri sono sotto gli occhi di tutti, bisogna intervenire"

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Non vince dal 30 ottobre scorso, da ben dodici partite, il Bellinzona. L'insediamento di Maccoppi in panchina nel 2023 non ha portato i frutti sperati e dopo il pareggio odierno colto contro lo Xamax è scattata anche la contestazione dei tifosi. La situazione, al netto dei 7 punti di margine sugli stessi neocastellani ultimi, è preoccupante. Lo sa bene anche Pablo Bentancur, che ha espresso tutta la sua delusione davanti ai nostri microfoni: "Oggi ho visto la contestazione, non mi piace ma non posso che essere d'accordo perché i numeri sono sotto gli occhi di tutti. Maccoppi? In queste ore faremo le nostre valutazioni, poi vedremo come proseguire". Una frase che sa di bocciatura definitiva.

Le mie responsabilità? Quando ci mettevo la mano io, nel girone d'andata, tutte queste difficoltà non c'erano

Non si concede spesso ai media, il numero uno della società granata, ma quando lo fa non si mette limiti: "Se devo essere sincero, il pareggio di oggi non è affatto meritato. A volte partiamo anche bene, poi però troviamo il modo di farci del male da soli, con i cambi o concedendo rigori inutili. La verità? Siamo fortunati ad avere squadre che sono messe peggio di noi, ma così non si può andare avanti. Come già detto, forse abbiamo troppi generali e pochi soldati in questa squadra, ma non è colpa dei ragazzi: i giocatori continuerò a ripetere che ci sono e hanno qualità. La situazione non è facile, non c'è tranquillità e c'è molto nervosismo, ma ora dobbiamo concludere al meglio questa stagione".

Per fortuna abbiamo ancora un po' di punti di vantaggio, ma qualcosa faremo comunque per cambiare la situazione

Bentancur ha poi difeso alcuni giocatori, presi di mira dai tifosi anche al di fuori del rettangolo da gioco, in particolare Tosetti, Mihajlovic e Berardi: "Loro tre, ad esempio, sono ragazzi che stanno soffrendo questa situazione, che provano a fare di tutto per uscirne e che non si meritano di essere contestati. Faranno parte anche del nostro futuro, contrariamente ad altri che se ne andranno. Il poco pubblico? Quando i risultati non ci sono è logico che sia così, dobbiamo invertire la tendenza, ma io sono sempre in contatto con il club dei 100, gente che è sempre vicina alla nostra società".

Fa male perché abbiamo messo cuore, tempo e soldi, ma sono convinto che ne usciremo
 
 
 
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