Al Lugano basta un rigore per ritrovare la vittoria

È stato solo un piccolo intoppo quello di Winterthur. Il Lugano è infatti subito tornato a riassaporare la vittoria espugnando con carattere per 1-0 il campo del Grasshopper alla prima di Schällibaum. Il risultato permette ai bianconeri di salire almeno momentaneamente al secondo posto a -3 dallo Young Boys, mantenendo pure il trend positivo (8 match a punti di fila) e confermandosi così in piena lotta per il titolo.

Al Letzigrund Croci-Torti ha presentato una squadra con parecchie novità rispetto all’ultima uscita, riproponendo tra gli altri Bottani e Bislimi, oltre naturalmente a Steffen, rientrato dalla squalifica. Dopo una prima fase di studio i ticinesi hanno preso possesso del gioco e al 10’ hanno già trovato il vantaggio: con un’insolita iniziativa in fascia El Wafi ha messo una precisa palla sulla testa di Steffen, la cui conclusione è finita sulla mano di Hoxha per un chiaro calcio di rigore. Celar con freddezza non si è fatto ipnotizzare dall’ex Deana e ha trasformato la massima punizione. In seguito il Lugano ha continuato a spingere, in particolare con ampi cambi di gioco che hanno creato spazi nella retroguardia zurighese, ma non è riuscito a trovare il raddoppio.

Diversi i cambi da entrambe le parti nella ripresa, con i padroni di casa che hanno provato a mettere pressione ai bianconeri, i quali si sono mostrati però attenti e precisi tenendo palla senza rischiare troppo, almeno sino al rosso diretto per un inutile fallo di Belhadj al 76’. Con l’uomo in meno i sottocenerini si sono infatti visti costretti ad abbassare il baricentro e a concentrarsi sulla difesa del vantaggio, cosa alla fine riuscita senza troppi rischi. Il risultato è comunque quello che conta, e così il Lugano ha sopravanzato il Servette (impegnato domani) e mantiene vivo il sogno del titolo.