Una partita ormai inutile al fine della qualificazione, ma che il Lugano ha onorato fino in fondo per chiudere al meglio questa esperienza europea. Nonostante l'ultimo posto nel girone un'avventura che ha reso orgoglioso Mijat Maric: "È stata un'esperienza positiva soprattutto per i ragazzi più giovani, che hanno visto che possono competere a questi livelli".
Per il difensore, che la sua prima esperienza in Europa l'aveva vissuta 16 anni fa, si chiude probabilmente un capitolo: "Sarà durissima riqualificarsi per l'Europa League. Per me si chiude un cerchio: dal 2003 a oggi è stata un'esperienza incredibile".
Sono fiero e orgoglioso di aver ottenuto un risultato del genere
Mijat Maric
Ma il difensore bianconero pur restando realista spera che i sottocenerini riescano ancora una volta a stupire: "Non voglio smettere di sognare anche se sarà dura ripetersi. Dipende anche da cosa succede con la società, che futuro ci sarà in caso venga venduta, se si continuerà su questa base o se si cambierà totalmente".
Con i mezzi che abbiamo stiamo facendo una cosa incredibile
Mijat Maric
Anche se i giocatori pensano principalmente a giocare, ciò che succede nella stanza dei bottoni non lascia indifferente nessuno: "Ci pensiamo, forse meno i giovani, ma a me che resta solo qualche anno sì. Ho già detto al presidente che spero che rimanga così perché si lavora bene nonostante tutto. Molto spesso siamo troppo critici con noi stessi... Veniamo da lontano, se vediamo queste società sono un altro pianeta rispetto al Lugano. Ma il Lugano sta lavorando bene, passo per passo, con questa base si possono fare grandi cose, diventare una protagonista prima di tutto in Super League in Svizzera e poi magari in Europa".
EL, l'intervista a Mijat Maric (12.12.2019)
RSI Sport 12.12.2019, 00:00