Anche la Slovenia deve arrendersi a una Svizzera stellare

È un vero peccato che la finestra delle Nazionali sia giunta al termine. Sì, perché avremmo volentieri continuato a veder giocare questa Svizzera, capace di annichilire - dopo il Kosovo - anche la Slovenia con una prestazione maiuscola, chiusasi con un 3-0 che sarebbe potuto essere ben più rotondo. Già, perché pur più quotati rispetto ai kosovari gli sloveni non ci hanno capito nulla, sovrastati a livello tecnico e fisico da una squadra trasfigurata rispetto a quella retrocessa in Nations League dieci mesi fa. E che, approfittando del regalo arrivato da Pristina, guida il Gruppo B con tre punti di vantaggio proprio sul Kosovo e cinque sulla stessa Slovenia e sulla Svezia, rivale più accreditata per il primo posto. Meglio di così, insomma, era difficile sperare per i (pochi) tifosi accorsi a Basilea.

Squadra che vince non si cambia, specialmente dopo una prova come quella di venerdì e perciò Yakin si è affidato agli stessi 11 che hanno iniziato il match contro Muriqi e compagni. Ed esattamente come venerdì il primo tempo è stato a chiare tinte rossocrociate: Xhaka e compagni hanno dominato gli avversari, gestendo il pallone con maturità per poi accelerare al momento opportuno. Così al duplice fischio di Letexier il risultato diceva 3-0 per i padroni di casa, frutto di altri due gol da palla inattiva (dapprima Elvedi e poi Embolo, alla quinta partita consecutiva in rete!) e del punto di Ndoye, frutto di un’azione corale da manuale iniziata da un filtrante sontuoso di Xhaka per Freuler, che ha poi servito l’attaccante del Forest in mezzo all’area. Un punteggio che stava addirittura stretto agli elvetici, che hanno imperversato senza sosta dalle parti del povero Oblak.

Forti delle tre reti di vantaggio gli elvetici hanno rallentato leggermente la manovra non disdegnando in ogni caso alcune sortite offensive, guidati da un Embolo nuovamente in serata di grazia. La Slovenia dal canto suo raramente si è fatta vedere dalle parti di Kobel, inoperoso per gran parte del match ma costretto a superarsi per mantenere il terzo clean sheet consecutivo sull’unico lampo di Sesko. Dunque due partite, sei punti e un bel vantaggio costruito sulle due rivali più accreditate. Il tutto giocando un calcio godibile, fatto di movimenti, corse, aggressività e tanta, tanta qualità. Siamo davvero sicuri che non si possa giocare un’altra partita?

Legato a LA2 Sport Live del 08.09.2025, 20h00