Un attacco finalmente efficace per provare a fare il vuoto

Mai nella propria storia la Nazionale svizzera era riuscita a segnare quattro gol in tre partite consecutive, cosa che è invece accaduta tra la tournée americana (con il 4-2 rifilato al Messico e il 4-0 agli Stati Uniti) e la prima partita delle qualificazioni ai Mondiali contro il Kosovo. Il 4-0 di venerdì scorso è il classico terzo indizio che fa una prova concreta: questa squadra sembra essere diventata maledettamente efficace, caratteristica che più volte negli ultimi tempi era venuta a mancare e che spesso era stata il vero tallone d’Achille di una formazione abile nel palleggio ma molto meno nella finalizzazione.

Quello contro la Slovenia sarà dunque un test importante per capire se siamo finalmente guariti dal “mal di gol”. Una vittoria inoltre permetterebbe agli elvetici di avere un cuscinetto importante in classifica su quella che - almeno sulla carta - dovrebbe essere la terza forza del girone. Oltre all’attacco però bisognerà continuare a lavorar bene in fase difensiva, dando seguito ai buoni segnali ricevuti nelle ultime due partite che hanno portato ad altrettanti clean sheet. Il crash test sarà di quelli importanti, perché Sesko nonostante la giovane età ha già messo a segno 16 reti in 42 presenze con la maglia della Nazionale. Akanji ed Elvedi in particolare sono avvisati.

I nostri avversari dal canto loro arriveranno a Basilea con il coltello tra i denti, forti del pareggio strappato nel finale alla Svezia. “Ci aspetta una delle partite più difficili degli ultimi tempi”, ha chiosato l’allenatore Kek in conferenza stampa, aggiungendo pure che diversi giocatori sono usciti affaticati o acciaccati dalla battaglia con gli svedesi. Vedremo stasera se si tratterà di pura pretattica o della verità, in ogni caso la Svizzera dovrà semplicemente (per modo di dire) presentarsi con la stessa voglia mostrata nei primi 45’ contro il Kosovo. Per far avverare la previsione del CT sloveno e tentare la fuga verso l’America.