Il più famoso, probabilmente perché anche il primo di cui abbiamo nitide immagini, è quello del 1966. Un "non gol", diventato gol, che ha regalato all'Inghilterra la prima (e finora unica) vittoria ad un Mondiale. Perfida Albione che in finale c'era arrivata - ormai è storia e possiamo dirlo - non solo per meriti propri. Ma la Coppa del Mondo di aiutini, più o meno clamorosi, è ahinoi ben ricca. Spesso e volentieri quando di mezzo ci sono le squadre di casa.
Chi non ricorda lo sguardo assente dell'arbitro Byron Moreno mentre mostra il cartellino rosso a Francesco Totti? Ma anche l'essere troppo giusti, a volte, può essere controproducente. Per informazioni chiedere al nostro Massimo Busacca che, dopo aver fischiato un decisivo rigore contro il Sudafrica quattro anni fa, si è visto (guarda caso) sbarrate le porte della finale.
Fischietto ticinese, ora a capo della classe arbitrale, che oggi inevitabilmente difende l'operato del giapponese Yuichi Nishimura, dopo l'abbaglio nella partita inagurale. "Era ben posizionato, gli arbitri prendono decisioni in un secondo e si concentrano sui gesti che vedono. Lui ha fatto la sua valutazione dopo aver visto le mani di Lovren su Fred", ha sottolineato Busacca. Giustificazioni che però pare non siano bastate al tecnico croato Nico Kovac, che ancora medita di darsi alla palla a spicchi.
L'intervista a Massimo Busacca (Rete Uno Sport 14.06.2014, 08h00)
RSI Sport 14.06.2014, 10:15
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