A volte il calcio è ancora capace di raccontare storie sorprendenti e da un certo punto di vista anche romantiche, la cui trama non è dettata da budget e ingaggi stratosferici. Chi non si ricorda, ad esempio, dei titoli europei di Danimarca e Grecia, o del Leicester trionfatore in Premier League? Oggi invece a stupire tutti è il Mjällby, che vincendo ieri sera 2-0 a Göteborg si è laureato campione di Svezia per la prima volta nei suoi 86 anni di storia dopo aver dominato la stagione.
L’impresa compiuta dalla squadra guidata da coach Torstensson, ex poliziotto e direttore di liceo, ha dell’incredibile perché realizzata da un club di un villaggio di un migliaio di abitanti sulle rive del Mar Baltico, che gioca in uno stadio da 6’000 posti in un paese vicino, ma che soprattutto ha a disposizione un budget modesto e di gran lunga inferiore a quello di società storiche e blasonate quali, ad esempio, il Malmö. Lo scouting basato su un approccio scientifico e, soprattutto, lo spirito di gruppo hanno però permesso al Mjällby di compiere un piccolo miracolo sportivo.
Il commento di David Conti (Rete Uno Sport 21.10.2025, 18h30)
RSI Sport 21.10.2025, 11:19
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