Mahou, bentornato finalmente!

Saipi 3,5: brutto e decisivo l’errore (il primo dall’inizio della stagione) che porta all’1-1, grave soprattutto perché il disimpegno è con le mani. Da lì in poi resta un po’ scosso e non rischia niente.

Brault-Guillard 4: non sempre servito, ma molto intraprendente, con Steffen la chimica è già piuttosto buona. Dietro concede poco, ma sull’azione dell’ultimo gol la palla arriva in area dalla sua parte.

Mai 3,5: al rientro da titolare dopo un periodaccio, prova a limitarsi all’essenziale. Un po’ tanto falloso (anche ammonito non a caso), ma nell’insieme sembra sulla via di un lento recupero, anche se sul 2-2 perde Klidje in piena area.

Hajdari 5: la mette spesso e volentieri sull’anticipo dove si conferma implacabile, un po’ come a Istanbul. Sul gol di Dorn sfortunato, la palla gli passa tra le gambe. Esce alla pausa per un colpo all’anca della gamba sinistra.

Marques 3,5: parecchio timido, rimane molto sulle sue, anche perché da quella parte si sposta spesso Villiger. Fallisce il pari in pieno recupero. Avrebbe bisogno forse di più continuità nell’impiego per sbloccarsi.

Grgic 4: unico giocatore di movimento confermato dopo l’Europa, al solito si impegna a tenere l’ordine in mediana. Ma sembra tra quelli che più di tutti soffrono il gran caldo.

Doumbia 4: più appariscente rispetto a Grgic, utile quando c’è da ragionare, scegliere i ritmi e non sbagliare niente.

Steffen 5: c’è chi lo discute… Anche oggi decisivo e provvidenziale, perché nascono dai suoi piedi le azioni dei primi due gol. Il tutto con una brillantezza ancora parziale che gli suggerisce di non strafare.

Dos Santos 4,5: ha fiammate da giocatore di gran classe, come in occasione del palo colpito al 38’ e della conclusione al 66’, deve ora trovare un po’ più di continuità.

Mahou 5,5: rieccolo, finalmente! Primo tempo come ai bei tempi, che a Cornaredo non si sono mai visti. Con un gol e un assist e anche l’impressione di poter sfondare a piacimento. Bella conferma dopo il positivo secondo tempo di Belgrado.

Vladi 4: nella manovra fa molta fatica ad inserirsi e altrettanta ne fa nel far salire la squadra. Alla prima palla buona in area però castiga, confermandosi bomber vero. Ancora in ritardo di condizione comprensibilmente.

Papadopoulos 4,5: entra per Hajdari e ci mette un attimo a ritrovare le sensazioni di Belgrado. In periodo di grazia, pur con un giallo evitabile rimediato per un fallo nella metà campo avversaria.

Przybylko 3,5: davanti poco o nulla, anche perché spreca una chance allo scadere. E si perde Klidje sul corner che decide la partita.

Cimignani 3,5: conferma il periodo non brillantissimo. Incide in maniera molto relativa.

Aliseda NG

Macek 3,5: pochi minuti, ma sufficienti purtroppo per divorarsi di testa il 3-2.

Croci-Torti 4: ne cambia 9 su 11 rispetto a Belgrado confermando il 4-2-3-1 e la “rivoluzione” sembra ribadire la bontà della rosa. Invece, in piena gestione e controllo, il Lugano si smarrisce e regala la vittoria. Peccato.