"Non siamo alieni, vogliamo investire"

Originario di Reggio Calabria, 42enne consulente finanziario, padre di due (quasi tre) figli, Antonio Cogliandro è uno dei nuovi volti (con Mario Persichino ricoprono i ruoli di vice presidenti) di questo Chiasso, che si lancia ad un’altra non facile avventura nella lega cadetta svizzera. Ma cosa l’ha portato nella città di confine e al mondo del pallone? “Ho recentemente trasferito la mia società a Lugano, dove vivo - ci racconta lui stesso - È successo tutto un po’ quasi per caso, in seguito alla collaborazione con Persichino, proprietario del gruppo AFX. Chiasso ci è sembrata la città giusta dove poter sviluppare un progetto importante e dove si può fare bene”.

“In qualsiasi società ci sono margini di sviluppo e per noi questa è la prima occasione per cominciare dall’inizio una stagione”, spiega Cogliandro. Ma è anche la prima esperienza come proprietari di una società calcistica. Un’avventura affascinante, ma anche rischiosa… “La vita è un rischio - commenta filosoficamente il nostro interlocutore - Ad ogni modo non lo valutiamo come un rischio, altrimenti non l’avremmo fatto. C’è la volontà di investire, non di buttare soldi, per far sì che la squadra presa oggi a X, domani valga X più...”.

E di fronte a quella che alcuni considerano la “solita” cordata arrivata da fuori, Cogliandro risponde così: “Se una dirigenza che non è del posto vuole investire e ci mette passione in un territorio che non è il proprio, non vedo perché un tifoso dovrebbe sentirsi in pericolo: non siamo alieni, non vogliamo invadere il territorio e se volevamo fare qualcosa di non trasparente certamente non sparavamo un razzo rosso in aria. Saremmo degli stupidi, e noi non siamo stupidi”.