di Giacomo Moccetti
"So inventare storie bellissime", affermava senza falsa modestia Osvaldo Soriano. E aveva perfettamente ragione. Basta aprire una pagina a caso di Fútbol, che raccoglie 25 suoi racconti, e mettersi a leggere: ci si ritroverà immediatamente immersi in storie di calcio dal sapore esistenziale, che tengono incollati fino alla fine. Le atmosfere sudamericane ammantate di malinconia che Soriano riesce a produrre sono uniche, e danno vita a personaggi che vivono per poche pagine ma che il lettore si ricorderà per sempre: dal Gato Diaz, il portiere che doveva parare un rigore per avere un bacio della donna amata, al Mister Peregrino Fernandez, che schierava dodici giocatori senza che nessuno se ne accorgesse. È persino difficile, a volte, capire dove sia il confine tra realtà e immaginazione: Soriano è capace di farci credere in cose mai accadute, perché nei suoi racconti ci sono reti e pene d’amore, rigori e pianti, storia e fantasia. Si chiama vita, si scrive Fútbol.
Consigliato a chi: non sapeva che in Patagonia nel 1942 si giocò il Mondiale di calcio.
Osvaldo Oriano, Fútbol. Storie di calcio, Einaudi 2014, 210 pp.
Libri di sport, Fútbol (22.04.2020)
RSI Sport 22.04.2020, 13:22