Sommer divide per una questione di centimetri

Si dice che il calcio è bello perché è opinabile, ma la prestazione di Yann Sommer nell'andata dei quarti di Champions tra Manchester City e Bayern Monaco sta dividendo e non poco il mondo del pallone in Svizzera e in Germania. C'è chi lo difende, esaltando le sue spettacolari parate di puro istinto su Gündogan e Alvarez, e chi lo attacca, ritenendolo colpevole sulla conclusione a giro valsa l'1-0 di Rodri e sul colpo di testa del 2-0 di Bernardo Silva. Il portiere della Nazionale ha evitato il tracollo definitivo dei suoi oppure è stato tra le principali cause del netto 3-0 subito dai tedeschi? Questo, in sostanza, il quesito.

A qualche ora dal fischio finale ecco che gli errori, o le imprecisioni, possono risultare più evidenti delle prodezze, soprattutto in un ruolo simile. "Il tiro di Rodri è stato bellissimo, ma poteva essere prevedibile: considerata la sua stazza Sommer avrebbe dovuto anticipare la mossa ed è strano che non lo abbia fatto perché di solito gli riesce molto bene", ha commentato l'ex estremo difensore della Svizzera Pascal Zuberbühler a Blue. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Roman Weidenfeller, ex portiere del Borussia Dortmund intervenuto a Sky: "Sono i centimetri che gli mancano, il tiro di Rodri uno come Manuel Neuer lo avrebbe parato". Sarà vero?