Calcio

Un atto d'accusa che non fa sconti

Corruzione nelle votazioni per l'attribuzione dei Mondiali 2018 e 2022

  • 7 April 2020, 09:03
  • 9 June 2023, 21:52
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Nell'occhio del ciclone Russia e Qatar

  • Keystone

I dubbi sulle votazioni che hanno attribuito i Mondiali del 2018 e del 2022 aleggiano da anni, ma ora per la prima volta la giustizia ha affermato che le designazioni di Russia e Qatar sono state irregolari. Il procuratore generale del distretto Est di New York, Richard Donoghue, ha infatti pubblicato un documento nel quale accusa tre nuove persone di aver intascato delle mazzette in cambio dei loro voti.

Jack Warner, ai tempi vicepresidente della FIFA e presidente della CONCACAF (la Confederazione del Nord, Centro America e Caraibi), avrebbe incassato circa 5 milioni di franchi per votare in favore della Russia. L'ex presidente della federazione brasiliana Ricardo Teixeira e l'ex presidente della CONMEBOL (la Confederazione sudamericana) Nicolas Leoz, deceduto nel 2019, avrebbero invece ricevuto del denaro per il loro appoggio al Qatar. Sulle origini di tutti questi finanziamenti vengono però forniti pochi dettagli.

Ad oggi, 45 persone fisiche e giuridiche sono state accusate nell'ambito del Fifagate, inchiesta che ha scoperto un ampio sistema di corruzione, in particolare nelle federazioni americane. Di queste 45, 30 si sono dichiarate colpevoli.

"Distanti ma vicini" Jonathan Sabbatini (19.03.2020)

RSI Calcio 19.03.2020, 11:40

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