Con la firma di Remco Evenpoel la Red Bull-Bora-Hansgrohe ha ora tutte le carte in regola per mettere fine al dualismo Pogacar-Vingegaard, che monopolizza il Tour de France da cinque anni. In queste ultime edizioni i due fenomeni hanno dato vita a numerosi duelli stellari sulle strade dell’esagono, ma a causa del loro strapotere quando uno dei due non era al 100%, come nel 2023 e nel 2024, la Grande Boucle è diventata una corsa a senso unico. Questo era dovuto ad una concorrenza non all’altezza, dato che il vincitore delle ultime cinque corse gialle (3 volte lo sloveno e 2 il danese) ha sempre staccato il terzo in classifica di oltre 7’, fino a toccare gli 11’ dell’ultima edizione.
Evenepoel vanta già un palmarès di tutto rispetto - una Vuelta, due Liegi, tre ori mondiali tra prove in linea e a cronometro, e la storica doppietta olimpica di Parigi - nonostante i soli 25 anni, ma per tentare l’assalto al Tour de France la Soudal Quick-Step non ha mai potuto fornirgli la struttura necessaria. La squadra belga è infatti storicamente costruita per puntare alle Classiche, con un budget limitato rispetto ai top, e il fiammingo si è così trovato senza i gregari necessari per affrontare le dure salite della tre settimane francese. In Red Bull le risorse sicuramente non mancheranno, sia per quanto riguarda i compagni (Roglic, Lipowitz, Pellizzari, Vlasov e Hindley solo per citarne alcuni) che per il resto dello staff, e Remco potrà continuare ad inforcare la sua Specialized, partner tecnico anche del team tedesco. Come sempre quando entra nello sport, l’azienda di bevande austriache è arrivata con grandissima ambizione ed enormi mezzi a disposizione e Remco Evenpoel è la classica ciliegina sulla torta di una squadra costruita per battagliare alla pari con la Visma di Vingegaard e la UAE di Pogacar.
Il commento di Omar Meshale sul passaggio di Remco Evenepoel in Red Bull (Rete Uno Sport 06.08.2025, 07h00)
RSI Sport 06.08.2025, 06:48
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