"Attenzione a Boldy, Hartman e Galchenyuk"
Altro allenamento opzionale per la Svizzera di Fischer, che vuole progressi dalla difesa
dall'inviato a Helsinki Ariele Mombelli
Sette vittorie su sette, come a Stoccolma nel 2013 quando fu finale e argento. "Chiaramente quel Mondiale è stato qualcosa di fantastico, ma lì la realtà era diversa - è intervenuto Patrick Fischer - C'era nell'aria un atmosfera magica, si parlava di sorpresa perché nessuno si aspettava un risultato simile. Qui invece siamo partiti con l'obiettivo di terminare nei primi due posti, e lo abbiamo centrato vincendo tutte le nostre partite". Ora però si guarda al prossimo, di obiettivo, senza volersi accontentare: "Sì, ora vogliamo andare a Tampere".
E per toccare il ghiaccio della nuovissima Nokia Arena bisognerà superare l'ostacolo degli Stati Uniti. Come riuscirci? Queste le parole dell'allenatore: "Soprattutto migliorando il nostro gioco difensivo. È vero, non abbiamo subito tantissime reti, ma ogni tanto ci siamo fatti del male da soli generando confusione. Ecco, qui dovremmo migliorare, anche per fermare la loro prima linea, quella di Boldy, Hartmann e Galchenyuk. L'attacco? Rispetto a Pechino, dove abbiamo faticato a segnare, siamo molto più presenti nello slot. E poi non nego che i giocatori della NHL ci hanno dato una grossa mano".
Intanto anche nel quinto giorno senza partite di questa rassegna iridata, Fischer ha optato per un allenamento opzionale. L'unico svolto al gran completo qui ad Helsinki resterà quello dello scorso venerdì, anche qui un taglio netto rispetto al passato. Fatto sta che oggi sul ghiaccio si sono visti, oltre ai portieri Genoni ed Aeschlimann, solo Marti, Fora, Glauser, Egli, Kurashev, Bertschy, Miranda e Thürkauf. Tra i pali, dopo la rotazione nei gironi, verrà con ogni probabilità promosso definitivamente Genoni.