di Luca Steens
Quando un difensore difensivo non viene quasi mai citato nelle discussioni da bar, vuol dire che sta facendo egregiamente il suo compito. È il caso di Sven Berger, che ormai fa coppia fissa con Mikko Mäenpää in prima linea ad Ambrì, che però una tantum al prezioso lavoro oscuro ha abbinato un segno tangibile del fatto che i leventinesi siano ancora vivi, azzuffandosi con Baltisberger a Zurigo. Un indizio che sommato al terzo tempo disputato dai biancoblù contro lo Zugo fa una prova: "Ho pensato fosse la cosa giusta da fare per dare una scossa. E la partita dopo abbiamo fatto vedere di crederci e di non mollare mai".
Nel weekend vi aspetta la difficile sfida di Ginevra e lo scontro diretto con il Langnau, dove milita tuo fratello Nils, attualmente infortunato a una spalla. Gli hai carpito qualche indicazione sul Langnau? "Con mio fratello parliamo poco di hockey… Siamo già focalizzati tutto il giorno sull’hockey, quando ci sentiamo il discorso riguarda più la famiglia e la vita in generale che non lo sport".
"Giocare contro tra fratelli è qualcosa di particolare e divertente. E speri sempre di vincere, per poterlo prendere in giro!"
Sven Berger
Da Rapperswil ad Ambrì, il 27enne si è subito ambientato e integrato in fretta: "Entrambe le realtà sono piccole e dunque c’è un ambiente più famigliare. La grande differenza è che qui i tifosi sono molto più radicali, o sei per l’Ambrì o per il Lugano. È qualcosa che ho notato e percepito subito in maniera marcata".
L'intervista a Sven Berger (22.01.2016)
RSI Sport 21.01.2016, 18:51
Contenuto audio