Hockey

"I risultati arriveranno con le prestazioni"

Luca Gianinazzi si è raccontato a tutto tondo alla Domenica Sportiva

  • 07.11.2022, 09:35
  • 24.06.2023, 01:19
Gianinazzi

Dopo un mese intenso dall'annuncio della sua nomina a head coach del Lugano, Luca Gianinazzi si è preso un attimo di tempo prima del lavoro che aspetta i bianconeri nella pausa per le Nazionali per raccontarsi alla Domenica Sportiva, partendo naturalmente dalle sensazioni di essere l'allenatore della sua squadra del cuore: "L'obiettivo era allenare in National League, il sogno di farlo a Lugano. Ora vivo il mio sogno il meglio che posso. Da piccolo volevo diventare un giocatore di hockey a Lugano, ma ho sempre avuto una vena da allenatore. Mi è sempre piaciuto imparare i nomi dei giocatori e costruivo le mie squadre su dei fogli, e mia mamma mi prendeva sempre in giro".

Sono un nerd dell'hockey. Mi piace studiarlo, e ogni tanto questa cosa piace meno a mia moglie

Entrare in uno spogliatoio con grandi nomi, non ha spaventato il 29enne ticinese: "Mi hanno fatto sentire subito a mio agio, soprattutto i giocatori con il super palmarès, non me l'hanno mai fatto pesare. Sono i primi che vogliono imparare e migliorare e avere successo con questo club. Se sono entrato è perché le cose prima non andavano così bene. Sono i primi disposti a creare qualcosa insieme".

Sono entrato nello spogliatoio con una dose di coraggio ed essendo me stesso

La sua filosofia è chiara: "Le due parole chiave sono competere e divertimento. L'hockey su ghiaccio è un gioco, non si deve mai dimenticarlo. Tutti i giocatori che giocano da me e che hanno vinto Olimpiadi e Stanley Cup hanno iniziato da bambini, e io voglio ritirare fuori quello spirito che è la chiave".

I risultati non sono la cosa che mi preoccupa più oggi. È la prestazione ad essere più importante

Il suo lavoro per ora non si concentra sui risultati, pur sapendo che bisognerà ottenerli: "Prima o poi dovremo vincere due partite di fila per essere competitivi nella lega, ma non sarà mai una cosa casuale. Se sarà casuale non sarà comunque positiva. La cosa importante è vincere partite di fila grazie alle nostre prestazioni e al nostro modo di giocare".

Sono convinto di essere nella posizione in cui sono oggi non per le mie origini di Lugano ma per le qualità che posso portare come allenatore

Un ruolo importante lo gioca anche la famiglia: "Il mio cambiamento di ruolo ha cambiato un po' la vita della mia famiglia, ma gestiscono la situazione in maniera incredibile e sono la mia forza. In casa si parla di hockey ma non in maniera eccessiva, soprattutto sanno quando non devono parlare di hockey con me. Le cose a volte diventano un po' intense, soprattutto nella mia testa, quindi a volte ho bisogno di arrivare a casa e parlare di qualcosa d'altro per liberare i pensieri e farne di migliori".

17:38

NL, l'intervista a Luca Gianinazzi (La Domenica Sportiva 06.11.2022)

RSI Sport 06.11.2022, 20:52

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