Due anni fa, sempre nella capitale lettone, finì male
Due anni fa, sempre nella capitale lettone, finì male (Keystone)

In pista anche contro i fantasmi del passato

Verso la Germania con Furrer e Du Bois: "Svizzera matura, ma il livello deve restare alto"

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dall'inviato a Riga Federico Fiorito

C'è una rivincita da prendersi oggi pomeriggio sul ghiaccio di Riga (in diretta su RSI LA2, Rete Uno e in streaming a partire dalle 15h00). C'è una sconfitta da vendicare contro una Germania che proprio nella capitale lettone due anni fa ci eliminò ai quarti e che fu anche, solo per parlare della gestione Fischer, capolinea dell'avventura olimpica del 2018. Fantasmi di un passato che potrebbero affollare la testa dei diversi giocatori che erano sul ghiaccio già nel Mondiale della pandemia e che, per contro, potrebbero dare sicurezza alla compagine tedesca.

"Credo che l'aspetto mentale possa essere il punto debole della Svizzera - ha affermato Félicien Du Bois, che qui a Riga commenta le partite della Nazionale per RTS - Si sono viste nella storia recente le difficoltà ad affrontare le partite importanti. Ma la Svizzera deve avere fiducia in se stessa. Ha giocato grandissimi match fin qui e le parole d'ordine che verranno ripetute saranno disciplina e pazienza".

L'aspetto che mi è piaciuto di più è il lavoro difensivo di tutti i giocatori. Per i difensori è stato facile tenere bene la linea rossa e la linea blu. Così è molto difficile per la squadra avversaria creare gioco offensivo Félicien Du Bois

Il mantenimento del livello alto è la chiave del successo secondo Philippe Furrer, che invece collabora con SRF: "Ogni partita è come una nuova avventura, ma tu devi ripetere ogni volta una grande prestazione. Ecco, tenere sempre questo livello alto è molto difficile. Il punto di forza però della Svizzera è che ha quattro linee molto forti. Questo è un aspetto che è emerso durante la fase a gironi".

Contro la Germania è sempre una battaglia e il gioco è molto intenso. È come essere in un derby Philippe Furrer

Un derby a cui la Svizzera arriva dopo un ampio turnover che ha coinvolto anche Hischier, Malgin e Niederreiter. Lars Weibel ha affermato che lo scorso anno, dopo un percorso netto nel girone, erano arrivati un po' affaticati a sfidare gli Stati Uniti (sconfitta per 3-0) e così si è voluto correggere il tiro. Tra gli addetti ai lavori c'è più scetticismo, anche perché così facendo i rossocrociati giungono all'appuntamento dopo una sconfitta che ha smorzato un po' l'entusiasmo, mentre la Germania è reduce da un filotto di quattro vittorie. Faremo i conti alla fine, sperando di vedere Niederreiter e compagni anche sul ghiaccio di Tampere.

 
 
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