di Federico Fiorito
Dopo il primo weekend da 5 punti, in casa Ambrì sono arrivate altre due vittorie oltre il 60' e la prima sconfitta stagionale. La squadra viaggia un po' a corrente alternata, d'altra parte è difficile mantenere l'incredibile pressione e la grande intensità viste nel primo tempo di Porrentruy e nel secondo col Ginevra. I biancoblù arrivano al derby con molta più fiducia rispetto al Lugano, ma il derby è sempre il derby e le carte possono essere scompaginate in men che non si dica.
*** Bürgler: in questo abbrivio di campionato sta vivendo a 35 anni una seconda giovinezza, complice anche l’ottima intesa con il gigantesco Heim e con l’infaticabile Kneubuehler. Segna un gol spettacolare contro il Ginevra, quando è in pista con i suoi compagni di linea sembra sempre che da un momento all’altro possa nascere qualcosa. Non è un caso se questo è l’unico blocco che Cereda ha sempre confermato in queste prime cinque partite.
** Spacek: seconda settimana in crescita per il centro ceco, insieme al connazionale Chlapik. Osa inventare gioco, magari incappando in qualche errore (come la ripartenza che ha portato al palo di Miranda sabato con il Ginevra), ma l’impressione in prospettiva resta più che positiva.
* Heed: insieme a Bürgler risolutore ai rigori della sfida con il Davos, enorme contro l’Ajoie, la sua assenza si è fatta sentire contro il Ginevra soprattutto in powerplay. Un suo sostituto sulla blu non c’è. Per le prossime 3-4 settimane Cereda avrà a disposizione una freccia in meno al proprio arco.
- I fratelli Dotti: ci mettono cuore, fisico e intensità, ma nel weekend incappano in troppe penalità. Da una sul contro di Isacco nasce la rete di Asselin contro l’Ajoie. Evitabilissime le due (una a testa) rimediate col Ginevra, che impediscono all’Ambrì di spingere ancor più in un secondo tempo altrimenti dominato in lungo e in largo.
Legato a Rete Uno Sport del 26.09.2022 alle 12h30