La Svizzera supera il primo test Mondiale

Il primo vero banco di prova del Mondiale della Svizzera è stato superato, pur con qualche affanno. Gli elvetici si sono imposti 4-2 contro la Slovacchia, al termine di un match molto fisico dove l'intensità è cresciuta parecchio rispetto ai precedenti impegni. I rossocrociati, che si sono praticamente garantiti l'accesso ai quarti di finale, hanno creato parecchio sbagliando però altrettanto: in vista dei big match con Canada e Cechia bisognerà sfruttare maggiormente la mole di occasioni costruite.

Fischer ha continuato la staffetta in porta: è toccato infatti a Mayer mettersi tra i pali ed il portiere del Ginevra ha dovuto subito mettersi in mostra con alcuni interventi risolutori. Dall'altra parte, Siegenthaler e compagni al primo affondo sono passati in vantaggio con una bomba dalla blu proprio del difensore neo arrivato. Il gol ha svegliato gli elvetici, che hanno iniziato a portare diversi pericoli dalle parti del portiere avversario. Si è però dovuto attendere il 24'47" per il raddoppio, con Niederreiter (quarto gol consecutivo per lui) ad infilare un perfetto assist di Ambühl, diventato dal canto suo il miglior marcatore della Svizzera ai Mondiali insieme a "Bibi" Torriani. Una rete che sembrava aver messo in discesa il confronto, che 19" ha invece visto la prima marcatura subita nel torneo dai nostri portieri per mano di Kudrna. Interrotta a 205' dunque la striscia di imbattibilità, comunque la più lunga della storia rossocrociata.

Dopo il 2-1 gli elvetici hanno ripreso a macinare gioco, ma come nel primo periodo a fare difetto è stata la mira, ad immagine del rigore fallito da Fiala. Ed allora, come vuole la legge dello sport, la Slovacchia ha colpito pareggiando a 31" dalla seconda pausa. Gli ultimi 20' hanno vissuto sul filo dell'equilibrio fino al 46'51, quando un tiro di Marti è stato deviato imparabilmente da un difensore slovacco alle spalle di Hlavaj. Allontanati un po' i fantasmi della prima sconfitta, la Svizzera ha avuto varie occasioni per infilare il punto della sicurezza, arrivato però solo a porta sguarnita grazie ad Haas a 35" dalla fine.